Il primo tetto per il traffico dati in roaming internazionale nei paesi dell'Unione Europa è stato fissato per legge dalla Commissione europea a 50 euro al mese (Iva esclusa) a partire dal luglio del 2010: a meno di accordi diversi tra operatore e cliente, al raggiungimento di una spesa di 40 euro arriva un avviso e ai 50, il servizio viene interrotto. Ora, i legislatori europei vorrebbero un limite valido in tutto il mondo: 20 centesimi per megabyte. La proposta sarà votata dal Parlamento dell'Unione a luglio (Intanto a questo link ci sono tutte le tariffe per il roaming in Europa, Paese per Paese e per tutti i diversi operatori).
In effetti, come fa notare il New York Times, un europeo in vacanza negli Stati Uniti che scarichi 500 MB di dati in roaming potrebbe trovarsi a pagare anche 2mila euro (4€/MB). Se la proposta venisse accettata, invece, a partire dal 2014 la spesa si abbasserebbe a 100 euro. Un altro mondo.
A Bruxelles sperano non solo di riuscire a tutelare maggiormente i consumatori, ma anche di vedere calare le tariffe di tutti gli gestori telefonici, anche quelli non europei. In molti casi, infatti, le tariffe sono stabilite attraverso intese commerciali tra più operatori. Dovendo adeguarsi ai nuovi tetti massimi, le compagnie europee – Vodafone, Orange, Telefónica, Deutsche Telekom e le altre – cercheranno di rinegoziare quegli accordi. C'è però chi vorrebbe che i legislatori europei si spingessero ben oltre, come Bengt Beier, tra i promotori del movimento Europeans for Fair Roaming, che parla di ennesima presa in giro per i consumatori e che chiede di abbassare il limite a 10 centesimi.
La possibilità di imporre un tetto per la navigazione che sia valido ovunque è solo una parte di una proposta ben più ampia per nuove tariffe massime del roaming internazionale, che prevede dei ribassi all'interno dell'Eu e un controllo sui prezzi garantito fino al 2022. Per le chiamate effettuate si dovrebbe passare dagli attuali 35 centesimi al minuto ai 25 dal prossimo 1 luglio, e a 15 dal 2014; il costo per ricevere una telefonata all'estero, invece, dovrebbe passare a 7 centesimi da luglio e a 5 dal 2014; per mandare sms non si potrà pagare più di 8 centesimi da luglio e di 5 dal 2014. Prossimo appuntamento per rivedere tali limiti: 2015.
Per Beier, anche queste revisioni sono decisamente insoddisfacenti, visto che in alcuni casi i tetti sono addirittura un multiplo delle tariffe applicate (per esempio in Svezia). E non è il solo a pensarla così: in attesa di capire se e come le nuove regole tuteleranno i consumatori, c'è chi ha messo da tempo le mani avanti. La GlaxoSmithKline Biologicals, per esempio, ha chiesto ai suoi dipendenti in Belgio di non usare il loro mobile network quando sono in roaming. " I limiti proposti sono ancora troppo alti e ignorano la realtà. Sembra che il Parlamento vada contro l'agenda digitale per il Continente", ha commentato Laurent Bonherbe, manager di The Coca-Cola Company in Europa.