121002lisbonaRisoluzione approvata nel corso della grande manifestazione, organizzata a Lisbona della Confederazione Generale dei Lavoratori Portoghesi (CGTP-IN)
Una grande ondata di malcontento, protesta e indignazione generalizzata ha percorso le strade, le piazze e le vie del Portogallo intero.  Lavoratori, pensionati, giovani, disoccupati e la generalità dei cittadini, condividono un arretramento sociale e civile che infrange e cancella i diritti duramente conquistati con la lotta dei lavoratori e del popolo portoghese e che corrode le fondamenta del regime democratico conquistato con la Rivoluzione del 25 di Aprile.

Le politiche di destra portate avanti dai diversi governi che si sono succeduti negli ultimi 35 anni sono la causa del declino e della rovina dei settori produttivi (industria, agricoltura, pesca) e della liquidazione dei settori strategici della nostra industria, in grande parte dovuta alla politica di privatizzazione che ha condotto allo smantellamento delle grandi imprese, al calo della produzione e del consumo, all’alienazione e alla perdita delle risorse pubbliche, tutto in favore del capitale economico e finanziario.

L’azione dell’attuale governo PSD/CDS prosegue e amplifica gravemente la politica di massacro sociale, detta di austerità, seguendo le regole delle forze del capitale coalizzate attorno al ‘memorandum’ firmato con la troika straniera (FMI, UE e BCE), un autentico programma di aggressione contro il popolo e il paese. Le cosiddette ‘riforme strutturali’ daranno vita ad un trasferimento di denaro pubblico verso le banche e il capitale finanziario, e allo stesso tempo si aggraveranno i problemi del paese come debito e deficit pubblico, generando così una spirale di recessione e distruzione dell’economia nazionale.
Lo sfrenato sfruttamento dei lavoratori del settore pubblico, del settore privato e delle aziende dello stato, è evidentemente un’offensiva per aumentare il tempo di lavoro (non retribuendolo), tagliare i salari e i sussidi per le ferie e per il natale, deregolamentare l’orario lavorativo e introdurne uno nuovo adattabile con l’aumento della disoccupazione e con la precarietà. Le conseguenze per i lavoratori e le loro famiglie sono brutali: impoverimento generalizzato, regressione drastica delle condizioni di vita delle classi e degli strati popolari, abbassamento della qualità e della speranza di vita.
Il paese sta affondando. Il governo PSD/CDS ha assunto come politiche dello stato la recessione, lo sfruttamento e la rapina dei lavoratori e dei pensionati.
È necessario che il popolo e i lavoratori fermino queste politiche prima che queste politiche distruggano il paese.
Il Portogallo non può continuare è essere soggiogato ad un governo che basa il suo programma di classe nell’aggressione ai lavoratori e al popolo portoghese per soddisfare gli interessi economici e finanziari dei grandi gruppi capitalisti.
I lavoratori ed il popolo portoghese non possono continuare a essere sottomessi ad un governo menzognero che dopo aver rovinato la vita di migliaia di famiglie oggi si prepara ad inserire nella legge di bilancio dello stato misure che vanno nella direzione del taglio dei salari e dell’aumento del carico fiscale, rendendo impossibile il diritto ad una vita dignitosa per coloro che vivono e lavorano in Portogallo, misure particolarmente pesanti contro i giovani, i disoccupati ed i pensionati, i settori più vulnerabili alla diffusione della povertà e dell’esclusione sociale.
I partecipanti a questa grande manifestazione nazionale, contro il taglio dei salari e delle pensioni, contro l’impoverimento delle famiglie,   contro la distruzione del paese e per una vera alternativa, affermano la totale disponibilità a proseguire e a far crescere di intensità la lotta il cui obiettivo è sconfiggere la politica di destra. In questo senso:
Salutano tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore privato, del settore pubblico e del settore delle imprese statali che tutti i giorni nei luoghi di lavoro lottano vigorosamente per la difesa dei diritti, e li esortano a proseguire con determinazione e fiducia nel futuro nella lotta contro la chiusura delle imprese e la difesa del posto di lavoro, per il pagamento dei salari arretrati e contro la deregolamentazione dell’orario lavorativo, per l’aumento dei salari e la difesa dei diritti del lavoro, e dei servizi e delle funzioni sociali dello stato;
Salutano anche i giovani, i disoccupati, i pensionati e tutti i portoghesi che, partecipando alle diverse azioni di protesta organizzate in tutto il paese, mostrano una grande determinazione nel continuare la lotta per porre fine a questo governo che sta distruggendo le conquiste della Rivoluzione del 25 Aprile.
Ritengono necessario accrescere la mobilitazione in tutti i luoghi di lavoro per condurre la lotta necessaria al fine di sconfiggere il “memorandum”della troika e impedire l’approvazione di nuove misure di austerità che aumentano i sacrifici dei lavoratori e delle famiglie e spingono il paese alla distruzione;
Assumono l’impegno di dar vita alla giornata nazionale di lotta convocata per il 1° ottobre, data del 42° anniversario della nascita della CGTP-IN, come una grande azioni decentrata di lotta rivendicativa dentro i luoghi di lavoro articolando iniziative di rafforzamento della sindacalizzazione e delle organizzazioni sindacali di base,esponendo chiaramente gli obiettivi: per il salario, per il lavoro, per i diritti, sconfiggere la politica di destra;
Fanno appello ai disoccupati affinché partecipino alla grande marcia “Contro la disoccupazione – Lavoro e Diritti, per il Futuro del Portogallo”, che percorrerà tutto il paese dal 5 al 13 di ottobre;
Esprimono il loro impegno a continuare e intensificare la lotta, a partire dal rafforzamento dell’unità nelle azioni di lotta di tutti i lavoratori dentro tutti i luoghi di lavoro, per la risoluzione dei problemi concreti e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro;
Assumono l’impegno di convergere con altri strati della popolazione per una risposta amplia e poderosa che ponga fine all’offensiva del grande padronato, sconfigga la politica di destra, e apra il cammino ad una effettiva alternativa di sinistra, verso lo sviluppo economico, il progresso sociale, la salvaguardia degli interessi dei lavoratori e del popolo portoghese, nel quadro di un regime democratico e delle conquiste dell’Aprile, e per la necessaria affermazione della sovranità nazionale.

Traduzione di Franco Tomassoni per Marx21.it

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