di Elio Rampino*
In questi giorni in Repubblica Ceca si sono tenute le elezioni regionali e per il rinnovo di una parte del Senato. Il risultato delle regioni ha sancito una schiacciante vittoria dei partiti di sinistra a discapito della destra attualmente al governo del Paese, in qualche modo prevista anche se non in queste dimensioni.
Infatti il CSSD (socialdemocratici) ha conquistato ben 9 delle 14 regioni ceche, il KSCM
(comunisti) 2, l’ODS (centro-destra e maggiore partito di governo) una, una è andata
inaspettatamente allo SLK (partito per le autonomie locali) ed una (Praga) non ha votato.
Per il Senato c’è stata la stessa tendenza anche se lì bisogna aspettare i risultati dei ballottaggi.
In termini relativi, l’unico partito che ha realmente trionfato è stato quello comunista che ha visto aumentare complessivamente i seggi a sua disposizione nelle assemblee regionali, rispetto alle precedenti elezioni, di ben + 68 unità a discapito dei maggiori partiti (CSSD – 75 ed ODS -78).
Anche questi risultati confermano la tendenza, precedentemente espressa nella vicina Slovacchia, di una bocciatura senza appello dei governi delle destre che fino ad oggi hanno occupato la scena politica, dimostratisi inadeguati a guidare la società in questo contesto storico.
La nota dolente della tornata elettorale è stata la bassa affluenza alle urne che ha fatto registrare un preoccupante 37% per le regionali ed un 35% per il Senato degli aventi diritto, dovuta in parte agli scandali che hanno coinvolto ultimamente alcuni personaggi politici e che hanno fatto alzare il livello della percezione del fenomeno corruttivo nel Paese.
In qualità di associazione presente sul territorio, continueremo con maggiore energia a promuovere il dibattito sui temi sociali fra i cittadini, sempre convinti che la cattiva politica si combatte con la partecipazione e con la capacità di distinguere, piuttosto che con il disertare le urne.
* Presidente ANPI SEZIONE REPUBBLICA CECA “F. MORANINO”