Traduzione a cura di Marx21.it
I comunisti austriaci hanno ottenuto circa il 20% alle elezioni comunali della cttà di Graz, la seconda città del paese. Un'occasione per Solidaire (il giornale del Partito del Lavoro del Belgio, ndt) di intervistare la dirigente comunista locale, Elke Kahr, soprannominata anche la “ribelle rossa di Graz”.
Come spiegare questo successo elettorale?
Elke Kahr. Ciò che è apprezzato dalla gente è che noi ci poniamo degli obiettivi realizzabili e non facciamo promesse che non possiamo mantenere. Nel suo lavoro al consiglio comunale durante gli ultimi anni, il Partito Comunista Austriaco (KPÖ) si è concentrato in particolare sul problema degli alloggi ed è riuscito ad ottenere una certa influenza in questo settore. Noi abbiamo installato una linea telefonica per le chiamate d'urgenza offrendo consigli e sostegno ai locatari che devono affrontare difficoltà.
Dopo le restrizioni di bilancio, abbiamo messo in discussione la privatizzazione degli alloggi comunali, che abbiamo potuto impedire facendo leva su inchieste sociali e grazie alla mobilitazione del KPÖ a Graz. Da allora, il KPÖ è riuscito ad ottenere una serie di vittorie e in tal modo gli affitti non sono aumentati, una cassa di allocazione è stata costituita, un fondo di sostegno è stato creato, permettendo ai locatari che cercano alloggio nel settore privato di raccogliere la cauzione che costituisce spesso un importante freno all'accesso all'alloggio, e noi abbiamo potuto far avviare la costruzione di 500 nuovi alloggi comunali. Sono risultati concreti che la popolazione ha potuto constatare direttamente.
Come vivono la crisi la città di Graz e i suoi abitanti e con quale programma avete risposto a questa situazione?
Elke Kahr. Come per l'insieme dei paesi europei, la situazione in Austria si sta deteriorando e Graz non fa eccezione. Ciò ha molto a che fare con la politica dell'Unione Europea, ma incidono anche le politiche a livello nazionale che promuovono costantemente piani di austerità e aumentano in tal modo la pressione sulla popolazione.
La ripartizione del bilancio in seno allo Stato federale si compie a sfavore delle città e dei comuni e si accompagnano a un aumento dei compiti da assolvere. Noi per questo chiediamo una redistribuzione del federale verso il comunale.
Allo stesso tempo, chiediamo una redistribuzione delle ricchezze dei più fortunati verso i meno tutelati, e in particolare l'applicazione di un'imposta sui patrimoni. Anche se la redistribuzione delle ricchezze è evidentemente difficile da attuare a livello comunale, è comunque possibile realizzare investimenti che aiutino la gente.
Poiché Graz è una città in crescita a livello demografico, la necessità di alloggi sociali supplementari si rende urgente.
Sono 15 anni che lavoriamo per la realizzazione di un “Pass sociale” che permetta alle persone a basso reddito di accedere gratuitamente ai trasporti pubblici, alla cultura e agli svaghi, di modo che anche i più poveri possano partecipare alla vita sociale della città. Ciò è stato finalmente attuato quest'anno.
Il KPÖ è la sola forza politica che si oppone ai disinvestimenti nei servizi pubblici e alla loro privatizzazione. Ne denunciamo anche le conseguenze come la soppressione di posti di lavoro, l'aumento dei costi dei servizi, ecc. Ad esempio, abbiamo raccolto più di 30.000 firme contro la chiusura di ospedali.
Anche l'Austria è vittima di numerosi scandali a livello nazionale che evidenziano la corruzione dei partiti politici. Il KPÖ si sottrae a questa immagine di politica corrotta?
Elke Kahr. E' motivo di onore per il KPÖ a Graz far corrispondere le parole alle azioni;e il fatto che esistano uomini politici, la cui onestà è incontestabile e che si schierano a fianco degli indifesi è molto rispettato, anche da coloro che non sono direttamente toccati dalla crisi, ma sono semplicemente mossi da valori umanistici e da un certo senso della giustizia sociale.
Come consigliere municipale, percepisco uno stipendio di 5.400 euro, ma ne conservo solo 1.800. La differenza è destinata a persone in difficoltà finanziarie, che non possono più far fronte alle spese, che sono gravemente indebitate, ecc.
In tal senso, noi organizziamo tutti gli anni una “giornata dei conti aperti” con una conferenza stampa, di modo che tutti possano constatare come questo denaro viene utilizzato.
Come giudicate il pericolo dell'avanzata dell'estrema destra con la crisi in Europa?
Elke Kahr. Gli argomenti xenofobi come “gli stranieri vogliono il nostro lavoro” del FPÖ (partito di estrema destra) sono disgraziatamente molto efficaci e hanno presa nella classe operaia. E' da molto tempo che la socialdemocrazia ha cessato di difendere gli interessi dei lavoratori e la mancanza di spirito combattivo dei sindacati ha accentuato questa sensazione di abbandono. Quindi, non sorprende che una parte dei lavoratori si orienti verso il FPÖ sotto forma di voto di protesta.
Ma si constata che, là dove esiste un'alternativa di sinistra come qui a Graz, il fenomeno è largamente attenuato. Noi consideriamo un nostro dovere combattere le idee razziste del FPÖ, ma è senza dubbio ancora più importante dimostrare che questo partito è in realtà quello dei grandi gruppi e dei capitalisti. Non esiste alcuna sua proposta concreta che riguardi i lavoratori o i bassi salari. Quando il FPÖ faceva parte del governo nazionale ci sono state ben più privatizzazioni e deterioramento della situazione sociale rispetto a prima.
Il risultato elettorale di Graz
La città di Graz conta 250.000 abitanti ed è la seconda città dell'Austria. Il KPÖ è diventato il secondo partito politico (19,8%) dopo il partito di destra ÖVP (33,7%) e davanti al partito socialdemocratico (15%), il partito di estrema destra FPÖ (13,7%) e i verdi (12%).
Il risultato è ancora più da rimarcare in quanto è noto che la sezione del KPÖ di Graz fa parte dell'opposizione in seno al KPÖ. Ora, il KPÖ nazionale (aderente alla “Sinistra Europea”, ndt) è elettoralmente più debole (con risultati tra lo 0,2% e l'1%) con una linea considerata “più realista”. Infatti, mentre l'opposizione nel KPÖ ha come obiettivo il socialismo, la direzione nazionale del partito si limita a perseguire “il superamento del capitalismo verso una società più solidale”.