di Claudio Grassi
Dopo le nomine fatte dal Parlamento per i membri dell'’AgCom e Privacy, si attendeva con un certo interesse la “contromossa” del governo in tema Rai. Fra l’altro era stata anche una delle prime confessioni-progetto di Monti, ovvero quel “vedrete” a metà fra il sornione e lo speranzoso offerto in risposta a chi chiedeva lumi sul futuro della televisione pubblica e, più in generale, sul che fare dei vecchi vizi di intromissione dei vari interessi particolari a discapito della collettività.
La nomina del presidente della Rai proposta ieri ha invece confermato che di nuovo non c’è proprio niente. Monti ha scelto fra persone fedeli al mondo comune delle banche, alla faccia delle affermazioni sulla perdita di consenso dei poteri forti. E il criterio della selezione è stato chiaro: solidità di gestione, non qualità del servizio pagato con il canone.
Nessuna differenza con chi nei giorni scorsi ha nominato i propri affini in Parlamento e nessuna attenzione verso chi aveva provato ad innescare, finalmente, un dibattito pubblico sulle nomine improntato alla trasparenza e alla effettiva partecipazione della collettività alle scelte.
Nel pomeriggio era circolata la voce secondo cui Anonymous avrebbe bloccato il blog di Beppe Grillo, inagibile da oggi pomeriggio. Ma in serata è stato il comico stesso a lanciare il suo ‘sos’ via Facebook e Twitter, precisando che “l’attacco non è opera di Anonymous”. Per questo, ha proseguito il blogger, “chiedo aiuto alla Rete, e ovviamente anche ad Anonymous, per identificare il gruppo che ha bloccato il sito”. Nel pomeriggio però sul blog ufficiale di Anonymous Italia si leggeva che l’attacco sarebbe durato fino a “stasera”. “Anonymous oggi ha deciso di regalarti un po’ della sua attenzione – avevano scritto gli hacker nel post, rivolgendosi a Grillo -.
di Claudio Grassi
Come era prevedibile il primo turno delle presidenziali francesi ha suscitato un ampio dibattito. La rielezione di Sarkozy o la vittoria di Hollande possono confermare o mettere in discussione le scelte economiche di fondo di tutta Europa. Va considerato inoltre che il loro esito può condizionare elezioni altrettanto importanti che si terranno tra meno di un anno in Germania e in Italia.
Occorre quindi aspettare l’esito del ballottaggio per fare una valutazione che prenda in esame questi scenari. Intanto però – sulla base del risultato dei vari candidati al primo turno – si possono fare alcune considerazioni.
di Claudio Grassi
In un editoriale dall'inequivocabile titolo "Il freno della Fiom", apparso su Repubblica giovedì 22 marzo, Piero Ottone ci spiega che Landini è diverso dagli altri sindacalisti perché non accetta il mondo così come lo conosciamo, ostinatamente convinto che non si possa ridurre il tutto a strappare qualche briciola dalla ineluttabile legge della domanda e dell'offerta in un contesto, come dice lo stesso Ottone, "manipolato da personaggi poco raccomandabili".
di Claudio Grassi
I social network stanno diventando sempre più lo strumento privilegiato per creare relazioni tra utenti e per la condivisione di contenuti e materiali.