"Dopo le dimissioni di Renzo Bossi aspettiamo con ansia che anche gli altri esponenti del Carroccio che ricoprono incarichi pubblici e che sono accusati dalle autorità giudiziarie, in questa e altre indagini, facciano un passo indietro - dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista - . I problemi non sono solo quelli della famiglia Bossi ma di un sistema di potere a cui la Lega ha partecipato e che ha alimentato. Quanto quel sistema fosse illegale verrà stabilito dai giudici. Ma di certo il familismo e la corruzione sono la cifra di un gruppo dirigente che prendeva in giro la sua gente ergendosi a paladini del popolo del nord e agitando parole d'ordine razziste e xenofobe, sdoganando vergognosamente razzismo e fomentando la xenofobia, mentre in realtà si stavano facendo gli affari propri. Quanto sta emergendo in questi giorni è un esempio da manuale di come si usa e si strumentalizza l'odio verso i più deboli".

9 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

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