Paolo Ferrero, segretario nazionale del PRC ha dichiarato:

“In Italia succede una cosa unica al mondo: i sindacati  - con i padroni - attaccano da destra il governo (di destra) in carica e propongono politiche contro i lavoratori.
Questo è il vero dramma della situazione italiana in cui Berlusconi ha portato il paese al disastro praticando politiche neoliberiste e adesso le parti sociali attaccano Berlusconi invocando politiche ancora più neoliberiste.
Io non sono riuscito a capire la differenza vera tra le proposte del governo e quelle delle parti sociali: vanno nella stessa direzione e sono esattamente identiche alle ricette che hanno portato la Grecia al disastro.
Per uscire dalla crisi occorre uscire dal neoliberismo, obbligando la BCE a bloccare la speculazione”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“E’ del tutto evidente che la responsabilità prima della speculazione finanziaria ricade sulla Banca Centrale Europea, che ha regolarmente favorito la speculazione facendo pagare il conto ai lavoratori.
Trichet, il Presidente della BCE, che è il capo degli speculatori e come tale si comporta, viene ascoltato come se fosse arbitro della situazione mentre è il giocatore più scorretto in campo.
In questo contesto occorre che i governi obblighino la BCE a comprare direttamente i titoli di stato e occorre nazionalizzare le principali banche italiane.
Solo mettendo la mordacchia alla speculazione è possibile uscire dalla crisi”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“La piattaforma presentata stamani dalle parti sociali è completamene sbagliata. Con le richieste di costituzionalizzare il pareggio di bilancio e di nuove privatizzazioni, semplicemente chiede di accelerare con le politiche neoliberiste che ci hanno portato al disastro. Questi  signori, propongono che l’Italia faccia esattamente le politiche che hanno portato al disastro la Grecia. Che ci fa la Cgil in quella compagnia?”.

--- Ufficio Stampa Prc-Se

Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc, ha dichiarato:

"Con la firma definitiva di oggi all'Aran si è consumato un altro attacco alla condizione salariale dei lavoratori della scuola e al Contratto nazionale.
Bene ha fatto la Flc-Cgil a confermare il suo dissenso non sottoscrivendo l'accordo, sottraendosi così al pretestuoso ricatto dello scambio tra le immissioni in ruolo dei precari e l'ulteriore impoverimento di una intera categoria di lavoratori che già subisce pesantemente gli effetti del blocco per ben quattro anni della contrattazione.
L'immissione in ruolo dei precari è semplicemente un atto dovuto, quello previsto è ancora del tutto insufficiente a garantire la necessaria stabilità degli organici delle scuole.
Sul governo, invece, grava la responsabilità del più imponente licenziamento di massa nel settore attraverso tagli che la giustizia amministrativa ha dichiarato, in via definitiva, del tutto illegittimi.
È necessario che su questi temi l'inizio del prossimo anno scolastico veda una massiccia ripresa dell'iniziativa e delle mobilitazioni nelle quali la Flc, insieme con tutti i soggetti che si sono battuti contro i provvedimenti della Gelmini e per la difesa della scuola pubblica, può svolgere un ruolo molto significativo e che il PRC e la FdS sono pronti fin d'ora a sostenere."

-- Ufficio stampa Prc-SE