Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Quella annunciata da Berlusconi è una vera manovra di classe: sparisce il 25 aprile e in piena linea con il fascismo si abolisce il primo maggio. Assieme alle festività spariscono ovviamente anche i diritti, da quelli alla pensione, ai contratti nazionali, allo stato sociale. Una vera manovra di classe, contro i lavoratori, contro il popolo italiano, contro la democrazia. Una manovra fatta da chi pensa di poter calpestare la gente in carne ed ossa, la gente normale e contro cui costruiremo la ribellione del popolo italiano. Questa volta non basta lo sciopero generale”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Pur nella vaghezza che la caratterizza della manovra si capisce una cosa sola e cioè che identica a quelle che hanno portato la Grecia al disastro nel corso dell’ultimo anni ed è brutalmente recessiva. Con una manovra così il PIL l’anno prossimo è destinato a scendere di almeno un punto perché riduce di molto le risorse disponibili per i consumi. A questo punto la domanda obbligatoria è: a cosa serve la manovra? Abbiamo visto nei giorni scorsi che la speculazione la si blocca con l’acquisto diretto dei titoli di stato da parte della BCE. Abbiamo visto in questi giorni che la speculazione al ribasso la si limita pesantemente impedendo la vendita dei titoli allo scoperto. Quindi, a cosa serve una manovra pesantemente recessiva ? Non serve all’economia italiana ed è contro gli italiani. Questa manovra non s’ha da fare perché risponde solo ai dictat dei finanzieri della BCE e della Germania, quelli che hanno già demolito la Grecia, e che vogliono demolire anche l’Italia”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

Stamattina la CONSOB ha bloccato per 15 giorni la vendita allo scoperto (cioè la possibilità di annunciare la vendita di titoli che non si posseggono) di alcuni titoli. La domanda che voglio fare alla CONSOB e al governo è la seguente: visto che tutti dicono di essere contro la speculazione finanziaria, perché la CONSOB non assume questo provvedimento in via definitiva e per tutti i titoli? Perché il governo non fa una legge che impedisce la vendita allo scoperto, così come ha fatto la Germania? A me viene il sospetto che non ci sia nessuna intenzione di fermare sul serio la speculazione”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

In testa alla lista per le privatizzazioni vi sono le Poste Italiane e precisamente il Bancoposta, il settore che da anni, grazie al lavoro di migliaia di addetti, ha consentito a questa azienda bilanci sempre in attivo e utili astronomici.  Bancoposta ha permesso in questi anni una grande raccolta di risparmio privato gestito quasi unicamente da Cassa Depositi e Prestiti, cioè da Poste Italiane, che ha rappresentato e rappresenta una importante fonte di liquidità (stiamo parlando dei libretti di risparmio e dei buoni fruttiferi) per i conti pubblici. Ora per fare un ulteriore regalo alle banche, vogliono vendersi le poste, molto probabilmente a gruppi finanziari stranieri, cedendo di fatto la sovranità nazionale anche in questo campo. Si tratta di una strada delirante, contro gli interessi del paese e dei 150.000 lavoratori la cui sorte sarebbe appesa alle volontà dei nuovi padroni”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

“Leggo sui giornali di stamani che il PD ha deciso, su spinta di Veltroni, di dare il suo consenso all’inserimento in Costituzione del vincolo di pareggio di bilancio. Si tratta di una enormità senza pari perché significa che il PD ha scelto in modo netto di sposare integralmente le teorie reazionarie del neoliberismo, abolendo dal suo album di famiglia economisti come Keynes, alle cui intuizioni e proposte dobbiamo il lungo periodo di sviluppo che va dal dopoguerra agli anni ’70. Per avere il senso dell’enormità occorre notare come negli Stati Uniti i sostenitori dell’inserimento del pareggio di bilancio in costituzione siano gli esponenti del Tea Party, un accrocchio di reazionari furibondi che spaventano anche l’ala più razionale del Partito Repubblicano. Berlusconi e il PD sappiano che contro questa modifica Costituzionale noi faremo le barricate, perché negare la possibilità di una spesa in deficit significa negare la possibilità di uscire dalla crisi e da una disoccupazione a due cifre”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

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