«La sorpresa dell’uovo di Pasqua del governo è che il testo della riforma è peggio di quanto annunciato ieri da Fornero e Monti: non solo ci troviamo di fronte alla manomissione dell’articolo 18 ma anche alla manomissione delle leggi precedenti relative ai licenziamenti - dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – . Con l’aumento della precarietà in entrata e il dimezzamento delle protezioni sociali in uscita si configura un organico ridisegno dei rapporti di lavoro in cui la precarietà viene estesa a tutti i lavoratori. Si rende agevole il licenziamento di lavoratori più anziani, con stipendi più alti e maggiori diritti, da sostituire con lavoratori con stipendi e diritti inferiori. Il Pd, con l’accettazione di questa riforma, si mette dall’altra parte della barricata: non è affatto una mediazione, al contrario di quanto afferma il Partito democratico, è il via libera alla trasformazione dei lavoratori in merci».

5 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«Il governo conferma la manomissione dell’articolo 18 e toglie il diritto al reintegro certo in caso di licenziamento illegittimo. Si costruisce un meccanismo farraginoso che spinge il lavoratore ad accettare una conciliazione economica e poi si scarica sui giudici ogni responsabilità aprendo la porta a comportamenti diversi da luogo a luogo e togliendo ogni sicurezza ai lavoratori dell’effettiva efficacia dell’articolo 18. Si passa da un diritto ad una monetizzazione e si fa un ulteriore passo per trasformare il lavoratore in una merce. Per questo l’articolo 18 andava lasciato immutato ed è gravissimo che il PD si presti a questa distruzione dei diritti dei lavoratori: a questo punto il governo Monti arriva dove non era arrivato il governo Berlusconi, è peggio del governo Berlusconi, e questa è una precisa responsabilità del Partito Democratico».


Roma, 4 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato oggi nel corso di una conferenza stampa indetta dal Partito della Rifondazione comunista per rilanciare i suoi progetti di rilancio di Liberazione:

«La causa della sospensione dell’uscita del quotidiano del Prc Liberazione è il mancato rifinanziamento integrale del fondo per l’editoria. Chi sostiene che il fondo sia stato interamente ripristinato mente sapendo di mentire. Rifondazione comunista ha fatto tutto il possibile per salvare Liberazione ma l’assenza di liquidità ci obbliga a sospendere le pubblicazioni. Non ci rassegniamo a questa situazione e abbiamo quindi deciso una campagna finalizzata al rilancio di Liberazione: la voce di Liberazione deve continuare a vivere! Per questo lanciamo una campagna di sottoscrizione e chiediamo al governo di ripristinare il fondo per l’editoria, in modo da arrivare alla fine dell’anno e poter valutare le forme e le modalità con le quali pubblicare Liberazione. Da ultimo, nelle ultime settimane sono state dette falsità infamanti riguardo a Liberazione: il Prc non ha mai “intascato” i fondi, ha anzi speso di tasca propria da 1 a 3 milioni di euro all’anno per coprire le perdite di Liberazione, tenendo in vita il giornale unicamente grazie ai sacrifici delle compagne e dei compagni di Rifondazione Comunista. Questo sacrificio non meritava le menzogne e una campagna infamante ma come si sa la gratitudine non è di questo mondo. Detto questo noi vogliamo guardare al futuro, non ci arrendiamo e cominciamo a lavorare da subito: noi pensiamo che il pluralismo dell’informazione sia un bene comune inestimabile e che Liberazione non è morta ma deve vivere».

Roma, 4 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«L’inciucio fatto dalla maggioranza sull’articolo 18 è una fregatura per i lavoratori. Significa semplicemente scaricare sui giudici ogni responsabilità aprendo la porta a comportamenti diversi da luogo a luogo e togliendo ogni sicurezza ai lavoratori dell’effettiva efficacia dell’articolo 18. Se il licenziamento illegittimo deve essere sanzionato con la reintegrazione nel posto di lavoro la strada maestra è lasciare immutato l’articolo 18: ogni altra strada serve semplicemente a creare un polverone per mettere comunque i lavoratori in una situazione di insicurezza. Gravissimo che il PD si presti a questa presa in giro dei lavoratori sull’articolo 18, avvallando una manomissione che rende precari tutti i lavoratori italiani».

Roma, 4 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha affermato:

«I dati di Bankitalia segnalano una situazione drammatica per larga parte del paese, in particolare per la metà più povera. Le politiche del governo Berlusconi, integralmente proseguite dal governo Monti, stanno letteralmente affamando il paese per non colpire i redditi dei ricchi e la grande finanza. Se ne devono andare a casa tutti e Monti se ne deve andare a casa come se ne è andato Berlusconi. Serve una alternativa che metta al centro la redistribuzione del reddito a partire dalla patrimoniale, la nazionalizzazione delle grandi banche per garantire il credito alle imprese e alle famiglie, il blocco del Fiscal Compact e la BCE deve finanziare direttamente gli stati senza farli strozzinare dagli speculatori».

Roma, 4 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

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