di Antonio Sani
A Cernobbio, dove da 38 anni lo studio Ambrosetti riunisce il gotha dell'economia e della politica italiana, si ha un'unica preoccupazione: il profitto, a qualunque costo. A Fermo, nella Comunità di Capodarco che quest'anno ospita «L'impresa di un'economia diversa», il tradizionale Forum della campagna Sbilanciamoci!, si pensa invece alle persone. E' da qui, «dalle persone, dalle loro sofferenze» che secondo Giulio Marcon occorre partire per realizzare quel cambio di rotta invocato nel titolo di questa decima edizione della «contro-Cernobbio».
Per Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!, il rovesciamento del paradigma neoliberista deve infatti partire «dagli anziani e dai disabili che sono abbandonati dallo Stato, dagli operai dell'Alcoa che devono salire sui silos per farsi ascoltare, dai cittadini immigrati lasciati ad affogare nel canale di Sicilia, dai giovani che tornano ad emigrare all'estero, dagli studenti che vengono espulsi dalle università, dalle donne discriminate sui posti di lavoro».