di Sergio Cesaratto
La mossa di Draghi di sostenere in maniera illimitata i titoli di stato a breve dei paesi che condizionino le proprie finanze pubbliche a un controllo europeo ha ricevuto unanimi consensi in Italia inclusi quelli, con qualche distinguo, de il manifesto.
Misura necessaria per ridurre gli spread giunti a livelli insostenibili, l'intervento della Bce non è certo risolutivo e nei termini posti addirittura controproducente. Intanto è politicamente indigeribile per Spagna e Italia le quali sperano infatti di cavarsela senza dover aderire al «programma precauzionale» di austerità concordato con l'Europa con tanto di vigilanza del Fmi.
Sperano cioè che l'effetto annuncio dell'altro ieri basti a ridurre gli spread, sebbene ad esso nulla di operativo segua senza le forche caudine della «condizionalità». Ma se nulla accade gli spread risaliranno, magari perché i mercati si aspettano una adesione solo quando sarà troppo tardi.