di Marco Sferini
Il caso dell’Ilva di Taranto è, di giorno in giorno, in questa torrida estate sempre all’onore delle cronache. Ad oggi, tra corsi e ricorsi, sappiamo che la magistratura della Repubblica accusa il padron Riva di aver voluto l’attività inquinante che è a fondamento delle controversie di queste settimane sulla chiusura o sul mantenimento in stato di produzione del grande centro siderurgico meridionale.
Dicono i pubblici ministeri nelle motivazioni depositate il 7 agosto che deve essere impedito, in osservanza della legge, il protrarsi della situazione di trasgressione che è appunto l’inquinamento derivato dagli altiforni dello stabilimento.