di Bruno Steri
Ho condiviso il percorso e l’obiettivo che Rifondazione comunista ed altre forze politiche si sono date: la costituzione di un cartello elettorale “No Monti”, contro le destre (quelle populiste e sfasciste come quelle liberiste e in doppio petto) e in alternativa al centro-sinistra. Ribadisco: un polo elettorale “No Monti” (che non è la stessa cosa di un “polo della sinistra di alternativa”, anche se ambisce a porsi in una tale prospettiva). Un’impresa che non si presentava affatto semplice, legata alla possibilità di reperire una coalizione di forze che si ponessero il suddetto obiettivo e di disporre di un candidato a capo del governo che fosse credibile (come l’attuale legge elettorale impone); ma, soprattutto, al fine di riportare – per quanto riguarda il Prc - dei comunisti nel Parlamento nazionale. Il risultato è stato conseguito e non era per nulla scontato.