di Manlio Dinucci
Le drammatiche immagini dell'attacco al campo gasiero in Algeria, da parte di un commando definitosi jihadista, fanno il giro del mondo. Tecnici della Bp e della Statoil legati a esplosivi al plastico, uccisi dai sequestratori o durante gli scontri. Effetto garantito. Il ministro degli esteri francese Fabius lancia l'allarme sulla drammatica situazione algerina. Il premier britannico Cameron convoca il «Comitato Cobra» per le situazioni di emergenza. Il presidente Obama dichiara che l'attacco ci ricorda ancora una volta la minaccia posta da Al Qaeda in Africa e che gli Usa si muoveranno per far sì che fatti analoghi non si ripetano. Secondo notizie diffuse da fonti non ben identificate, il commando terrorista riceveva gli ordini tramite telefono satellitare dall'emiro Moctar Belmoctar, ex capo di «Al Qaeda del Maghreb islamico», ora a capo di una nuova formazione che ha base in Mali. Proprio dove (guarda caso) sta intervenendo militarmente la Francia e dove l'Unione europea sta per inviare una «missione di addestramento», formata da 450 specialisti della guerra (italiani compresi), che fornirà anche «consulenza alle operazioni di comando».