di Domenico Moro
Per parafrasare un film famoso, questo non è un paese per lavoratori salariati. Così appare dai dati rilasciati da Istat e Banca d’Italia ieri. Infatti, l’andamento delle retribuzioni rallenterà ancora nel 2013. In realtà, il peggioramento è continuo dal 2009 ad oggi, visto che l’incremento delle retribuzioni orarie nel 2009 fu del 3,5%, nel 2010 del 3%, nel 2011 dell ’1,8% e nel 2012 (fino a novembre) dell ’1,4%. Se compariamo la crescita, sempre più ridotta, delle retribuzioni all’inflazione, che nell’anno in corso è al 3%, si comprende come la capacità d’acquisto sia calata. Ma non è tutto, visto che a calare, oltre alla retribuzione oraria, sono anche le ore lavorate per dipendente.