di Marco Sferini
Un giorno, mentre mi adombravo sulle parole del pontefice sull’omosessualità, un compagno mi ha detto: “Ma Marcò, ma che stai a di’! Quello è er papa, che pretendi che te dica?”. Subito, lo confesso, ho dato ragione piena a chi mi diceva queste parole. Ho pensato: eh certo, che può mai affermare il capo della Chiesa Cattolica su queste tematiche se non quanto il magistero stesso insegna, detta, afferma, proibisce e inibisce…
Poi, però, ho voluto in me approfondire quel ragionamento e ho pensato che se si fosse ragionato così sempre, allora nemmeno sarebbero esistiti i tentativi di emancipazione del cattolicesimo davanti al rapido evolversi della società in temi di diritti civili.