di Tommaso Di Francesco
Dunque, alla fine è servita la campagna del manifesto - subito aggiornata con nuovi dossier da Sbilanciamoci e sostenuta da Rifondazione comunista e Sel - contro l'acquisto prima di 130, poi di «soli» 90 cacciabombardieri F-35. È di martedì la tutt'altro che scontata dichiarazione di Bersani sulla necessità di tagliare la spesa per gli F-35. «La nostra priorità non sono i caccia - ha detto il leader del Pd e prossimo presidente del consiglio in pectore - ma è il lavoro, bisogna assolutamente rivedere il nostro impegno». Non è da poco, perché è un impegno e un terreno di battaglia politica. Anche perché l'Aeronautica militare e il ministro-ammiraglio Di Paola subito rispondono che no, «gli F35 servono, eccome».