di Franco Frediani
Nessun dubbio, il marchio d'epoca lo ha lasciato Berlusconi. Sua Maestà Sergio Marchionne incontra soltanto Cisl e Uil snobbando la Cgil e la Fiom-Cgil, rea ovviamente di non aver firmato il contratto del gruppo. Dividere le forze sociali per fagocitarle una alla volta; la tecnica lanciata a suo tempo dal Cavaliere ha ormai fatto scuola. Logico che anche Marchionne scegliesse gli interlocutori per quello che non sappiamo più, anzi ne dubitiamo fortemente, se possiamo chiamare confronto! Meglio incontrarsi silenziosamente, nella sede romana della Fiat. Un vertice al quale hanno partecipato, oltre ad Angeletti e Bonanni, anche Roberto Di Maulo, numero uno di Fismic, ed i segretari generali della Uilm e Fim Cisl, Rocco Palombella e Giuseppe Farina.