
di Marcello Musto
La ricchezza di Potosì, città della Bolivia, cominciò a essere conosciuta in Europa nel 1545, quando un gruppo di conquistadores spagnoli vi si insediò per sfruttare il tesoro conservato nel suo sottosuolo. In pochi decenni, la città si ingrandì enormemente e, a ottanta anni dalla sua fondazione, divenne, con i suoi 160.000 abitanti (più di Parigi, Roma, Londra e Siviglia), il centro più popolato e ricco d’America.
La sua fama girò il globo intero. Si calcola che dalle sue cave siano stati estratti circa 50.000 tonnellate di argento, tante quanto ne sarebbero bastate per costruire un ponte fino alla Spagna.











