di Andrea Malpezzi
In qualità di segretario di un partito piccolo e povero, di una piccola e povera città, ritengo opportuno esprimere il mio punto di vista sulla diatriba tra Renzi e Marchionne, e in particolare sulle infelici dichiarazioni di quest’ultimo. A Firenze diciamo “asino che raglia, mangia poco fieno” e credo che “l’asino” Marchionne farebbe meglio a preoccuparsi del tracollo della Fiat nelle vendite di auto che della presunta piccolezza e povertà fiorentina.
D’altra parte, rimane oscuro perché l’uomo forte della Fiat si sia scagliato così duramente contro il sindaco di Firenze: forse Matteo, sotto la sua aria da Kennedy del Valdarno, nasconde un cuore bolscevico e sta operando in segreto per nazionalizzare la Fiat?











