di Franco Frediani
L'Assemblea nazionale del PD modifica lo statuto e tutti vissero felici e contenti. Ma è proprio così? In realtà era la sola maniera che i Bersaniani potevano avere per non rischiare di perdere la corsa prima di staccarsi dai blocchi di partenza. Chi sottovaluta la scaltrezza rampante del sindaco di Firenze, al secolo Matteo Renzi, dovrebbe ricredersi ampiamente. Sa quel che vuole e dove può arrivare. Ha persino disertato l'Assemblea che lo vedeva diretto interessato, fregandosene di tutto e di tutti!
Non c'è bisogno di scomodare esempi di gloriosi partiti del passato per sottolineare la scorrettezza di un gesto che la dice lunga sul carattere di questo ibrido politico, che ancora non è dato sapere dove realmente possa essere politicamente collocato.