di Antonio Mazzeo
Per chi ha più di cinquant'anni è stato come fare un tuffo nel passato. I lunghi cortei tra le antiche trazzere, gli alberi di ulivo e i carrubi, dal centro della città di Comiso all'ex aeroporto Magliocco destinato ad ospitare i missili nucleari Cruise della Nato. Trent'anni dopo ancora tanti striscioni colorati e le bandiere delle pace, i tamburi, le pentole e le casseruole, i fischietti e 5.000 donne, uomini, studenti medi e universitari, bambine e bambini giunti con i pullman e le auto da ogni angolo della Sicilia. Proprio come allora per lottare contro la militarizzazione, il delirio della guerra globale e permanente e invocare un Mediterraneo mare di pace. Solo che qui nelle campagne di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, il paesaggio è assai diverso. Lasciate alle spalle le querce ultracentenarie e le ultime sugherete dell'Isola, tutto è arido, lunare.