di red.
I ciclisti di Rigoroso, preoccupati per le falde acquifere, i genitori della scuola di Trasta «Villa Sanguineti», che il Cociv (il consorzio costruttore) voleva espropriare, gli amministratori di Arquata Scrivia, il cuore della lotta, i numerosi comitati No Tav tra Piemonte e Liguria. Sono solo alcuni dei protagonisti della grande marcia contro il Terzo Valico (l'alta velocità tra Genova e Tortona), che ieri ha percorso la distanza tra Serravalle Scrivia e Arquata per dire no agli espropri e a un'opera impattante e costosa (115 milioni di euro al chilometro per un totale di 6,2 miliardi di euro).
Sono arrivanti in tanti, almeno tremila in corteo con le ormai storiche bandiere biancorosse contro l'alta velocità, ma anche quelle di Legambiente e della Fiom.