di Sergio Triglia*

Leggendo la stampa cittadina di oggi, non mi stupiscono certo le affermazioni del dott. Giovanni Berneschi, l’ autorevole presidente di Banca Carige che interviene alla festa del Partito Democratico e sprona le istituzioni locali alla realizzazione delle grandi opere, gronda, terzo valico, pontremolese considerandole a suo dire opere fondamentali per la città e per lo sviluppo delle attività portuali liguri.
Mi stupiscono invece le parole sprezzanti nei confronti dei cittadini che protestano, proprio quei cittadini genovesi che ormai sono diventati la maggioranza e che hanno capito che con le grandi opere non c’è sviluppo, ma anzi sperpero di denaro, disastri ambientali e desertificazione del territorio, mentre a guadagnarci sono sempre i soliti.


Ci propongono progetti vecchi di almeno venti anni, mentre oggi in un periodo di forte crisi economica c’ è bisogno di avviare un piano per il lavoro e la riconversione ambientale dell’economia, per primo quindi occorre abolire le grandi opere inutili e dannose e creare le condizioni per realizzare piccole opere pubbliche ecocompatibili e creatrici di posti di lavoro stabile.
Le priorità oggi non sono le grandi opere, ma la messa in sicurezza del territorio, devastato dalla cementificazione selvaggia degli anni sessanta e settanta, del resto a Genova ne abbiamo qualche esempio ogni volta che piove un po’ di più.
Occorre ed è possibile creare buona occupazione e liberare risorse soprattutto per la scuola, la sanità e i trasporti, le vere emergenze sociali del nostro paese.
Rifondazione comunista vuole lanciare un sasso nello stagno; partiti, associazioni comitati, i singoli cittadini si diano un appuntamento in città al di là delle reciproche differenze e su questi ed altri temi inizino a discuterne insieme.
A sinistra, se non ora quando, perché altrimenti il rischio concreto c’è, ed è quello di consegnare Genova alle decisioni delle banche, dei gruppi di potere del cemento e dello smaltimento dei rifiuti e tra qualche anno dover rimediare a questi disastri, magari chiedendo l’ intervento di denaro pubblico.

 

*Segretario PRC Genova

 

 

 

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