di Articolo Tre
Erano salpati alla fine di giugno, circa due settimane fa, da Tripoli, in Libia. Dopo un solo giorno di navigazione erano giunti in prossimità delle coste italiane quando venti contrari avevano spinto l’imbarcazione, carica di 55 clandestini, nuovamente verso le coste del nord-Africa. Lì l’inizio della tragedia: il gommone, sprovvisto di acqua da bere, ha iniziato a sgonfiarsi e i passeggeri a bordo hanno cominciato a morire lentamente per disidratazione e assideramento fino a raggiungere quota 54 morti.
A trovare l’unico sopravvissuto alcuni pescatori che hanno immediatamente avvertito le autorità tunisine.