Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Lavoro di Rifondazione comunista, dichiarano:

 

«Basta con la politica chiusa nelle alchimie di palazzo mentre il paese va a rotoli. Bisogna istituire subito il reddito minimo: 600 euro al mese per disoccupati, inoccupati e precariamente occupati, con reddito annuo inferiore agli 8mila euro. Lo chiediamo nell’ambito della grande campagna nazionale di raccolta firme - oltre 50mila - sulla proposta legislativa di iniziativa popolare per il reddito minimo garantito, alla quale Rifondazione comunista ha partecipato attivamente. È una misura di civiltà non più procrastinabile per garantire ai disoccupati la possibilità di arrivare alla fine del mese e contrastare la disperazione crescente di tante persone. Le risorse ci sono, sono quelle che si ricaverebbero ad esempio da una tassa sui grandi patrimoni. Per questo, per chiedere un procedimento urgente affinché la proposta di legge sia al più presto discussa, lunedì 15 aprile alle 11 porteremo sotto Montecitorio, insieme con la larga delegazione di tutti i promotori della campagna, le 50mila firme raccolte».

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