Il tribunale del riesame di Bologna ha annullato l'ordinanza che aveva condannato agli arresti domiciliari i sindacalisti di Si Cobas e Usb di Piacenza. Cassata l'accusa di associazione a delinquere.
È il secondo smacco per una giustizia ingiusta che ha messo in campo una vera e propria azione persecutoria contro chi si oppone allo sfruttamento selvaggio nella logistica. Anche questa volta, era già accaduto che l'incriminazione di alcuni compagni venisse poi annullata dal tribunale del riesame, è stata sconfitta la linea della criminalizzazione di chi lotta contro lo sfruttamento.
È stata respinto il tentativo di assimilare la normale attività di un sindacato realmente conflittuale al "programma criminale" di un'associazione a delinquere. Un risultato che suona come un importante avvertimento a chi in questo e nel futuro governo pensasse di continuare a usare politicamente la magistratura per impedire una ripresa delle lotte in autunno per i salari e i diritti contro il carovita e l'economia di guerra.
Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai militanti sindacali scagionati e l'impegno a sostenere la loro lotta nel caso l'accanimento verso di loro continui con l'appello in Cassazione.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea