Massima solidarietà ai lavoratori della GKN di Campi Bisenzio che ieri hanno chiesto la sospensione dei lavori del Consiglio Comunale di Firenze.
È positivo che il Consiglio comunale abbia scelto di sospendere la seduta invece di chiuderla, permettendo di rimanere in presidio permanente a chi è in lotta per la propria dignità. Dentro e fuori il Comune non faremo mancare il nostro supporto.
Le istituzioni hanno il dovere di dare risposte alla richiesta dei lavoratori di intervento pubblico. La protesta non nasce solo dal fatto che a centinaia di lavoratori è stata interrotta l'erogazione della cassa integrazione. Il tema di fondo è che l'imprenditore Borgomeo che è subentrato al fondo Melrose non ha presentato mai un piano industriale determinando anche il rifiuto da parte dell'Inps del riconoscimento della cassa integrazione.
I lavoratori propongono che la ex-Gkn diventi una fabbrica pubblica socialmente integrata. Il dramma è che gli operai studiano e progettano un futuro ecologico oltre la crisi dell'automotive mentre le istituzioni latitano. Finora dal governo Draghi e da quello Meloni non è arrivato nessun serio impegno. Dato che il ministro è lo stesso, il leghista Giorgetti, c'è da preoccuparsi.
Regione Toscana e comuni si facciano parte attiva supportando la proposta degli operai Gkn per una soluzione pubblica. L'unica industria pubblica in Italia deve essere quella delle armi?
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile lavoro di Rifondazione Comunista
Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Firenze Città Aperta04