Oggi, 7 marzo, la Francia si ferma in occasione di un nuovo sciopero generale contro il progetto di legge che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni voluto caparbiamente da Macron e in discussione in parlamento.
I sindacati francesi uniti proseguono la mobilitazione contro la prepotenza di Macron, il riferimento del PD e di Calenda, che va avanti a testa bassa infischiandosene della grande impopolarità del provvedimento in Francia.
Di fronte alla chiusura e all’arroganza mostrate dal governo anche di fronte alle 5 giornate di mobilitazione di gennaio lo sciopero di oggi si propone di bloccare il paese.
I preparativi degli ultimi giorni hanno già fatto capire che si annuncia una mobilitazione imponente per salvaguardare il diritto alla pensione e contro un governo che si pone chiaramente l’obiettivo di demolire la forza del movimento dei lavoratori.
La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori francesi è un segnale di grande importanza per tutti i lavoratori europei e in special modo per quelli italiani di fronte a un governo Meloni che proseguendo sulla linea Draghi e dimentico delle promesse elettorali procede al progressivo aumento dell’età pensionabile.
Noi pensiamo che la miglior risposta a quel segnale consista nell’unirsi alle lotte in Francia in una vasta mobilitazione europea contro la demolizione della previdenza pubblica come punto di partenza per una riscossa antiliberista in tutto il continente.
Questo è l’impegno di Rifondazione Comunista che insieme alle forze della Sinistra Europea solidarizza con la giusta lotta dei lavoratori francesi che riguarda tutte e tutti.
I sondaggi in Francia dicono che più del 60% della popolazione è dalla parte dei sindacati.
Invitiamo i sindacati italiani e in particolare la Cgil che si avvia al congresso a prendere esempio dedicare attenzione dal colossale movimento francese che ha visto creato dai sindacati coinvolgere coinvolgendo tutti i movimenti sociali, le donne e le giovani generazioni su una piattaforma assai avanzata. Come abbiamo sempre proposto è ora di intraprendere anche in Italia una mobilitazione che abbia come obiettivo l'abolizione della legge Fornero, un drastico abbassamento dell'età pensionabile a 60/62 anni e il ritorno al sistema retributivo che in Francia c'è ancora. Facciamo come in Francia!
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea