Rifondazione Comunista plaude alla determinazione e tempestività con cui la Procura di Termini Imerese ha già indagato il socio della Tek Infrastrutture srl come uno dei responsabili dell’omicidio colposo plurimo di Casteldaccia. La morte di 5 operai, che operavano per un’altra ditta, Agrifoglio group, cui Tek ha subappaltato i lavori, necessita l’immediata acquisizione di atti e documenti aziendali e pubblici, prima della loro possibile manomissione.
Occorre verificare subito se ci siano responsabilità in solido di Amap, la società che gestisce le condutture fognarie di Palermo, in quanto la legge prevede che in attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (art 3 comma 3 del DPR 177/2011 procedure di sicurezza), non è ammesso il ricorso a subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente, che ha la disponibilità giuridica dei luoghi e certificati.
Chiediamo che l 'indagine giudiziaria chiarisca subito se come abbiamo scritto ieri “i lavoratori si trovavano in un luogo in cui forse non dovevano essere senza una valutazione dei rischi,senza i dispositivi di protezione e le autorizzazioni necessarie”.
Ribadiamo la nostra condanna per un sistema che mette a rischio la vita delle persone per massimizzare il profitto; denunciamo la responsabilità morale dei governi per la continua strage delle lavoratrici e dei lavoratori; richiamiamo ancora una volta la necessità di misure come l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro, la cancellazione di subappalti e precarietà, il rafforzamento di controlli e prevenzione assumendo il personale necessario, l’istituzione di una procura nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Mario Pugliese, responsabile lavoro regionale Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea