REPORT RIUNIONE NAZIONALE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
13 febbraio 2024
Martedì 13 febbraio si è tenuta la riunione nazionale sull’autonomia differenziata, alla quale hanno partecipato una sessantina di compagni e compagne che, a livello nazionale e territoriale, sono impegnati sul tema dell’autonomia differenziata.
Sono stati affrontati i seguenti punti all’o.d.g:
- Iter DDL Calderoli
- Iniziative di opposizione, seminario a Milano, manifestazione nazionale a Napoli.
Di seguito la sintesi di quanto discusso e concordato nella riunione.
- Il disegno di legge Calderoli è a un punto decisivo del suo iter e sta subendo un’accelerazione, essendo passato al Senato ignorando persino le voci critiche di soggetti interni all’apparato statale, quali gli Uffici di Bilancio del Senato e della Camera, oltre alla Commissione Europea, Bankitalia, SVIMEZ, Confindustria.
Ora passa alla Camera, dove sono già iniziate le audizioni, cui seguirà la calendarizzazione in Aula. Verosimilmente, se emendato, tornerà al Senato per l’approvazione definitiva, che appare scontata in virtù dei numeri della maggioranza e di un’opposizione parlamentare tardiva e non priva di ambiguità. I dubbi interni alla maggioranza di governo, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia, sarebbero tacitati dal patto di governo fondato sullo scambio A.D./Premierato.
Non sappiamo quale sarà la posizione del Presidente della Repubblica.
A quel punto, sarà aperta la strada alle intese con le regioni: nel cassetto vi sono quelle di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna.
Delle 23 materie (e 500 funzioni) passibili di devoluzione, solo per una quindicina di esse sono da definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni); per le altre, a detta del Ministro, si potrà procedere direttamente. Sui LEP abbiamo una posizione molto critica, più volte espressa: ne contestiamo la stessa dicitura (“essenziali” non significa “uniformi” e “prestazioni” è un termine legato al mercato e alle assicurazioni più che ai diritti), le modalità con cui saranno individuati, l’estromissione del Parlamento, la mancanza di copertura di risorse … e comunque i LEP sono un adempimento costituzionale indipendente, che arbitrariamente e impropriamente si vuole collegare all’autonomia differenziata.
- A fronte di questa situazione, si è messo in moto un movimento sociale che ha coinvolto varie soggettività e sindacati, da quelli di base alla CGIL e alla UIL, con la spinta determinante del Tavolo Nazionale NO A.D. e dei Comitati contro ogni autonomia differenziata per l’unità della Repubblica e l’eguaglianza dei diritti, dei quali siamo parte attiva e riconosciuta ormai da 5 anni.
Sul piano giuridico si stanno valutando varie possibilità di referendum, da quello contro la Calderoli a quelli sulle intese, la cui ammissibilità è tuttavia non scontata.
Più sicura e celere è la via dei ricorsi alla Corte Costituzionale, che possono essere effettuati, da parte dei
Presidenti di Regione, entro 60 gg dalla promulgazione della legge. I presidenti Emiliano e De Luca li hanno già annunciati, ma Giani e Bonaccini no (il che la dice lunga sulla scarsa credibilità del loro ambiguo ripensamento e sulla tardiva resipiscenza del loro partito).
In ogni caso, nessuna iniziativa giuridica potrà avere possibilità di successo senza una mobilitazione sociale.
Per questo siamo stati impegnati nei 29 presidi organizzati dal Tavolo Nazionale NO A.D. lo scorso 16 gennaio davanti alle Prefetture e nelle numerose assemblee e iniziative in vari territori, come sulla legge regionale per il ritiro dell’Intesa Bonaccini/Governo Gentiloni, con la raccolta di 6000 firme a cui hanno lavorato le compagne e i compagni emiliani.
Particolare importanza assumeranno le 2 iniziative nazionali che si svolgeranno a Milano e a Napoli.
La prima, a Milano sabato 24 febbraio, presso la Camera del Lavoro GCIL, avrà carattere seminariale.
La seconda si svolgerà a Napoli il 16 marzo e sarà una manifestazione di piazza con probabile corteo, alla quale parteciperanno molte realtà di lotta e di movimento, politiche, sindacali.
È superfluo sottolineare le ricadute che l’A.D. avrebbe per il Sud, già messo in ginocchio, ma anche il carattere nazionale e unitario delle due iniziative.
Non sfugge l’importanza della riuscita di questi due appuntamenti, anche per il nostro partito.
Per questo chiediamo a tutto il partito, ad ogni federazione e circolo, di attivarsi per costruire una partecipazione consistente: la posta in gioco necessita del massimo sforzo.
In questi giorni potete comunicare al mio numero o indirizzo mail il numero di compagni e compagne che parteciperanno, a cominciare dall’iniziativa di Milano di sabato 24.
Un’idea venuta dal dibattito è quella che ogni circolo e federazione abbia al suo esterno uno striscione o manifesto contro l’autonomia differenziata, e che una simile istanza venga proposta sulla facciata dei palazzi comunali.
Restiamo umani.
Tonia Guerra
Segreteria nazionale, responsabile nazionale campagna NO A.D. – Prc/Se
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Per approfondimenti:
Rapporto SVIMEZ-SAVE THE CHILDREN “Un paese, due cure” 2024 - “Un paese, due scuole” 2023
SU LA TESTA n.15 /2023
LAVORO E SALUTE (praticamente tutti i numeri, pubblicati sulla pagina del partito)