prc-pisadi Marco Gelmini - Tesoriere nazionale PRC-SE -

Colgo l’occasione dell’approssimarsi del prossimo Congresso per proporre un primo bilancio ed una verifica di quanto fatto nell’ultimo triennio relativamente al patrimonio immobiliare del PRC-SE e per documentare che, nonostante le obbligate cessioni immobiliari, le sedi fisiche, i luoghi di azione politica del PRC-SE nel paese si sono mantenuti ed anzi, si sono aperte o riaperte sedi in luoghi e città particolarmente importanti.
Aggiungo che quanto fatto e quanto si sta facendo, mi pare dimostri concretamente, più di ogni altra dichiarazione o declamazione generica e/o di principio,che nel pieno rispetto del mandato ricevuto dal Congresso, il gruppo dirigente e le compagne ed i compagni di questo nostro partito, con mille sacrifici, hanno operato concretamente per mantenere viva e rilanciare l’azione di Rifondazione Comunista.


Avremo occasione sia al prossimo CPN del 14 e 15 gennaio, sia nel dibattito che si svilupperà in occasione del nostro X Congresso Nazionale, per approfondire meglio tutti gli aspetti della nostra situazione economico-finanziaria(la Tesoreria ha predisposto una accurata documentazione per consentire a tutto il Partito di verificare quanto fatto in applicazione del bilancio triennale 2014/2016 votato dalla Direzione Nazionale e degli obiettivi fissati dai bilanci annuali);in questo pezzo mi limiterò ad affrontare l’aspetto relativo alla valorizzazione delle Sedi/degli “spazi”di nostra proprietà, che il PRC-SE utilizza in Italia per la propria azione politica e che mette a disposizione per l’organizzazione delle attività sociali sul territorio.
E’ uno degli aspetti importanti per garantire l’azione ed il radicamento del nostro Partito, inteso come “strumento”utile, che offre, anche attraverso le proprie sedi, una opportunità per riorganizzare la sinistra reale nel paese.
Dall’11/1/2014, cioè dall’elezione a Tesoriere nazionale, abbiamo proceduto, nell’ambito di quanto stabilito dalla Direzione Nazionale,cercando di valorizzare e razionalizzare il patrimonio immobiliare e quindi dando priorità alla valorizzazione(utilizzo degli spazi ospitando altri soggetti localmente impegnati su temi compatibili con la nostra azione politica,trovando così il modo per sostenere le spese per il mantenimento e la manutenzione delle sedi),procedendo alla cessione prioritariamente dei beni non utilizzati, largamente sottoutilizzati o sovradimensionati ed intervenendo laddove vi erano situazioni debitorie non più sostenibili, che coinvolgevano sia le strutture (nazionali e locali)del Partito e spesso anche compagne/i che personalmente si erano esposte/i direttamente.
Sarebbe lungo (ma anche interessante per indagare lo stato reale della nostra Organizzazione!) raccontare le tante situazioni particolari di un patrimonio che contava e conta ancora oltre cento luoghi/sedi in altrettante realtà territoriali, patrimonio che risultava in molti casi non più “seguito” e gestito da anni e con numerose pendenze da definire (ingiunzioni di pagamento e pignoramenti;tasse,condomini,ristrutturazioni da pagare; documentazione da aggiornare o da definire, problemi catastali, urbanistici, gestionali; rapporti e vertenze con inquilini, con Amministrazioni; denunce pendenti, procedimenti aperti…in alcuni casi appropriazioni da parte di soggetti non più del PRC, etc).
Nel cercare di avviare a sistemazione questo “settore”è stata determinante la decisone politica, sempre assunta a grande maggioranza dagli Organismi dirigenti statutariamente competenti (la direzione Nazionale e gli Organismi Dirigenti locali ) e la disponibilità al lavoro e la messa a disposizione delle proprie competenze di compagne/i che operano in Direzione Nazionale (in particolare Alberto e Marco) e la ridefinizione necessaria di collaboratori (avvocato e commercialista, anzitutto) che, pur a condizioni davvero di favore nei nostri confronti, si sono messe a disposizione per aiutarci a ripartire.
Aggiungo che le valorizzazioni e/o cessioni immobiliari sono la condizione oggi per mantenere in vita il nostro Partito, consentendoci, come hanno garantito e dovranno garantire ancora,di far fronte ad una situazione debitoria accumulata (con le conseguenti vertenze giudiziarie, amministrative, etc aperte), davvero consistente.
Le cessioni sono però, come è ovvio,uno strumento che possiamo utilizzare transitoriamente e parzialmente: vogliamo e dobbiamo cioè mantenere il nostro patrimonio e quindi le garanzie sia di “bilancio”che di “vita” della nostra organizzazione, per questo occorre implementare l’autofinanziamento cui abbiamo dato concretezza in questi 3 anni per rendere il nostro Partito davvero autonomo organizzativamente e quindi politicamente.
Gli strumenti individuati sono: TESSERAMENTO, RID/SEPA,”2Xmille”, applicazione delle norme statutarie e del nostro Regolamento relativamente agli introiti da cariche istituzionali, oltre ad un rinnovato e più qualificato impegno sul versante dell’organizzazione delle Feste e/o di altre iniziative volte a sostenere la nostra azione.
Quali sono i criteri definiti dalla Direzione Nazionale:
-anzitutto che ogni sede di proprietà del PRC-SE deve vedere gli utilizzatori garantire, anche progressivamente, la copertura di tutte le spese (tasse,condominio,utenze etc) relative alla stessa come condizione per poterle mantenere nel patrimonio del Partito: cio’è in corso di realizzazione ed applicazione, graduale, per tutte le nostre sedi in tutto il territorio (ricordo che complessivamente le tasse sul nostro patrimonio gravano sul bilancio nazionale per ca 200.000€);
- reinvestire sul mantenimento e lo sviluppo dell’azione politica nel territorio le risorse che derivano dalle cessioni per la parte relativa alla quota versata localmente al momento dell’acquisto dell’immobile (di norma il 50%;ad oggi abbiamo reinvestito sul territorio l’80% di quanto derivato dalle cessioni immobiliari locali);
- procedere alle cessioni immobiliari garantendo, anche in forme diverse (cessioni parziali con riduzione degli spazi,affitto,nuovo acquisto di sedi di dimensione e localizzazione diverse da quelle esistenti,etc), il mantenimento di sedi per consentire lo sviluppo della nostra iniziativa politica;
- agire ricercando il consenso maggiore possibile rispetto agli utilizzi del patrimonio collettivo;
- intervenire per evitare che,in caso di debiti accumulati (rate mutui non pagate, debiti con condominio, ristrutturazioni non rinviabili, etc) attraverso azioni giudiziarie contro di noi, vi sia la perdita di parti del nostro patrimonio;
- non lasciare nessun compagna/o da sola/o ad affrontare situazioni di difficoltà accumulatesi nel tempo agendo sempre in modo solidale e nella tutela dell’interesse collettivo;
- tenere conto che l’intervento sul patrimonio immobiliare avviene in un periodo di grande difficoltà del mercato e quindi,pur nella necessità dovuta alla situazione finanziaria, l’impegno è ed è stato quello di garantire parametri accettabili che non penalizzino i nostri beni.
Ecco gli immobili interessati alle cessioni dal gennaio 2014, nell’ambito dei criteri individuati e succintamente sopra esposti:
- Viale del Policlinico-Roma, sede della Direzione Nazionale, ceduta con atto del giugno 2014 – la Direzione Nazionale si è trasferita in locali in affitto in via degli Scialoja 3- zona Flaminio-Roma;
- Lecce-Corte dei Ventura-immobile mai utilizzato dal PRC, sottoponibile ad usucapione -ceduto con atto del luglio 2014;
- Arcidosso-GR-locale di 22mq-ceduto con atto del luglio 2014;
- Massa Marittima(GR)-locale di 26mq-ceduto con atto del novembre 2014;
- Bari,Via Fornari ,sede del Regionale Puglia e della Federazione-ceduta con atti da ottobre 2014 a gennaio 2016- il Regionale e la Federazione si sono trasferiti in una nuova sede in affitto in via M.Signorile in centro a Bari;
- Pisa-via Battichiodi,sede della Federazione di Pisa,ceduta con atti del marzo e dicembre 2015 –la Federazione di Pisa si è trasferita in via Picotti 19 in una nuova sede riacquistata da Nazionale e Federazione(50% ciascuno)con atto del giugno 2016;
- “Casa del Diavolo”-PG-fabbricato(capannone)e terreno non più in uso –ceduto con atto del giugno 2015;
- Fabro(TR)-(locali che non erano utilizzati come sede e su cui gravava un mutuo,con garanzie fornite da singoli compagni, con parecchie arretrati da saldare)-piazza IV novembre-ceduti con atto del dicembre 2015;
- Viterbo,via Garibaldi,sede della Federazione(di proprietà al 50% del nazionale ed al 50%della Federazione)-ceduta con atto del marzo 2016-la Federazione si è trasferita in una nuova sede in affitto in via Cesare Dobici 57 in centro a Viterbo;
- Palermo,via Albanese, sede del Regionale Sicilia e della Federazione-ceduta con atto dell’aprile 2016- il Regionale e la Federazione si sono trasferiti in una nuova sede in affitto in via Merlo,in centro a Palermo.
- Rieti,sede della Federazione-ceduti con atto del maggio 2016 ca 50mq-resta la sede,in via S.Agnese 13/E, per la Federazione di ca 115mq;
- Fornacette-Pisa,ceduta con atto del giugno 2016-il locale Circolo utilizzerà i locali della cooperativa/casa del Popolo/Arci antistante la nostra ex sede;
- Roma-via Ospedaletto Marziale (sede sottoposta a procedimento giudiziario e non più in pieno uso del Prc dal 2006)-ceduta con atto del luglio 2016;
- Modena-via Canaletto,sede della Federazione è in corso la vendita (atto preliminare sottoscritto nell’ottobre 2016)- la Federazione si è trasferita in una nuova sede in affitto in via Donati(zona via Gramsci).
Come si vede l’impegno di mantenere le sedi, nelle forme possibili, per l’attività del nostro Partito esce confermato e rafforzato dall’apertura/riapertura, grazie all’impegno delle/dei compagne/i locali e con il contributo del Nazionale, di nostre sedi, in locali in affitto, in realtà importanti che da anni avevano registrato l’assenza di un luogo nostro di riferimento: a Napoli in Piazza Dante 52,ha riaperto la Sede della Federazione e del Regionale; a Catania ha riaperto la Sede della Federazione,punto di riferimento anche per il Regionale, in via Capuana 89; a Campobasso, ha riaperto la Sede della Federazione e del Regionale in via Marconi 179.
prc pisa
Oltre a ciò il lavoro di valorizzazione dei nostri immobili ha prodotto accordi di comodato,utilizzo condiviso ed anche veri e propri contratti di affitto: a Porto San Giorgio (Fermo) i locali che risultavano non utilizzati in Via della Resistenza (su cui grava un pesante mutuo) sono in affitto da dicembre 2015, a Massa parte dei locali di via Alberica sono in affitto e parte in uso alla Federazione e del Circolo Massa Centro (è da ricordare che il PRC-SE ha ripreso possesso della propria sede dal giugno 2015 dopo che,da marzo del 2009, il Circolo PRC-SE di Massa centro, aveva lasciato i locali di proprietà del PRC nazionale, trasferendosi in altra sede in affitto. Siamo rientrati in pieno possesso dei locali dopo più di 6 anni, le/i compagni hanno saldato il mutuo ed ha riaperto, presso parte dei locali il nostro Circolo di Massa centro e si è inaugurata la nuova gestione dell’adiacente Circolo “Casamatta”), a Cosenza i locali inutilizzati da tempo in C.so Telesio sono stati locati da novembre 2016 mentre la Federazione ed il Regionale mantengono la storica sede nei locali (parzialmente ristrutturati) di proprietà del PRC-SE in via Rossi sempre a Cosenza, a Chiavari dopo la locazione avviata dal 2015 e poi sospesa ,ora sono in attesa di avvio i lavori di ristrutturazione e la Federazione del Tigullio mantiene la propria sede provvisoria in affitto condiviso con altri, in locati attigui alla nostra sede di via Devoto,a Riva del Garda (TN) parte dei locali sono in affitto e parte in uso alla Federazione ed al Circolo, a Castellamonte (TO)e Garbagnate(MI) i locali sono in affitto, anche a Genova i locali di Via San Luca (su cui grava un mutuo) sono in affitto dal febbraio 2015 e la Federazione di Genova ed i Circoli mantengono l’uso delle altre 3 sedi di proprietà del PRC-SE di P.za Romagnosi, via Rivarolo e P.le Pestarino, a Merate(MI) e Rovigo viene condiviso l’uso della Sede di proprietà del PRC-SE con altre Associazioni.
A ciò va aggiunto quanto è avvenuto a Venezia (riacquisizione dei locali occupati dai fuoriusciti del PRC) e ad Ancona (azione giudiziaria per il recupero di un immobile della Federazione) su cui siamo in attesa di sviluppi nei procedimenti aperti; soprattutto è da segnalare la trattativa in corso a Roma con l’Ater che potrebbe concludersi con il risanamento di un debito consistente (accumulato dalla Federazione a causa del mancato pagamento dei canoni di affitto previsti), sacrificando un immobile di nostra proprietà ma consentendoci, a canoni accessibili, di mantenere la sede in ca 10 Circoli, in immobili Ater, sul territorio della capitale.
Il lavoro svolto è stato intenso e difficile sia per le difficoltà generali, aggravate nel settore specifico, sia per la situazione in molti casi di “abbandono”, di mancata cura dei nostri beni. E’ un lavoro che richiede ancora molto impegno e tempo ma che, concretamente può rendere viva la nostra volontà di rilancio di Rifondazione Comunista.

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