Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Questa mattina abbiamo contestato il giro della Padania a Mondovì.
Lo abbiamo fatto con estrema attenzione per evitare di mettere in pericolo l’incolumità dei manifestanti, dei ciclisti e delle forze dell’ordine.
Di fronte a questa nostra responsabilità gli organizzatori fanno finta di non capire e il dirigente della Lega Nord Michelino Davico, nella sua duplice veste di sottosegretario agli interni e di presidente dell’associazione che ha organizzato la corsa, ci accusa di essere incivili.
A Davico rispondo che il progetto della Lega Nord di secessione della Padania è un progetto eversivo e fuori dalla carta Costituzionale, che è indecente che la Federazione Ciclistica si sia piegata ai voleri della Lega Nord costruendo un evento sportivo che si caratterizza come pura propaganda di partito e che noi continueremo le contestazioni per tutta la durata della corsa.
Nel 150 anniversario dell’Unità d’Italia e mentre il governo sta demolendo il contratto nazionale di Lavoro, la Lega si tolga dalla testa di poter organizzare le sue pagliacciate senza che nessuno la contesti.
Ho fatto abbastanza chilometri piegato sul manubrio di una bicicletta da corsa per indignarmi dell’uso distorto e di regime che la Lega vuole fare del ciclismo.
No pasaran!”

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Lo sciopero generale organizzato dalla Cgil e dal sindacato di base è andato bene: il paese ha sfiduciato il governo.
Adesso occorre proseguire per obbligare il governo a ritirare la manovra con la generalizzazione delle lotte, giorno per giorno, città per città, fino al 15 ottobre, giornata di mobilitazione europea lanciata dagli indignados spagnoli.
La giornata del 15 non sarà solo contro le manovre dei singoli governi ma contro le politiche neoliberiste della UE e della Banca Centrale Europea che stanno portando l’Europa al disastro.”

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista parteciperà domani mattina alla manifestazione della Cgil a Torino in occasione dello sciopero generale. Il corteo, il cui concentramento è previsto alle ore 9.00 in piazza Vittorio, si soderà per le vie della città sino a piazza san Carlo.
Al pomeriggio Ferrero sarà presente alle azioni di disturbo in occasione della partenza del famigerato giro ciclistico della Padania.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Vogliamo ringraziare la CGIL e i Sindacati di Base per aver indetto lo sciopero generale di domani.
Uno sciopero non solo contro il governo che ha varato questa manovra ingiusta socialmente, recessiva e che non serve a combattere la speculazione, ma contro le banche e l’Unione Europea che stanno dettando queste politiche sciagurate in tutta Europa.
Ci vogliono portare alla situazione della Grecia e occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi.
Per questo domani saremo in piazza in tutta Italia.”

-- Ufficio stampa Prc-SE

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

“Voglio esprimere il pieno sostegno all’azione di protesta fatta stamattina da militanti del sindacato di base e dei centri sociali alla Borsa di Milano.
E’ del tutto evidente che la crisi è frutto dello strapotere del capitalismo finanziario e della deregulation totale dei mercati.
Solo mettendo la mordacchia al capitalismo finanziario e nazionalizzando le grandi banche si potrà uscire dalla crisi che loro hanno generato”.

-- Ufficio stampa Prc-SE

Telegram Rifondazione

TELEGRAM RIFONDAZIONE

Skill Alexa

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno