No ai vitalizi per i consiglieri regionali, la parola passi alla gente. La Federazione della Sinistra del Lazio ha consegnato ieri mattina alla Corte d'Appello di Roma oltre 50 mila firme per proporre due referendum popolari abrogativi che dicano stop all'assegno per gli ex inquilini della Pisana. In particolare i due referendum chiedono l'abrogazione di una serie di articoli della legge regionale 78/1973 e di alcune parti della 19/1995, cioe' le norme regionali che istituiscono e regolano i vitalizi.
Stando ai calcoli effettuati da Fds, la vittoria del referendum porterebbe a un risparmio di 4,5 milioni euro l'anno solo eliminando i vitalizi dei consiglieri in carica. Erano presenti ieri mattinail segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, la segretaria regionale del Prc Loredana Fraleone (presidente del comitato referendario) e i due consiglieri Fds al Consiglio regionale del Lazio Ivano Peduzzi e Fabio Nobile.
'Non siamo tutti uguali - ha detto Ferrero - Siamo partiti in giugno con le firme prima che si muovesse la magistratura, e negli anni scorsi abbiamo avuto anche denunce e querele perche' denunciavamo il sistema di potere. Bisogna togliere i privilegi della Casta e garantire che la buona politica si possa fare. Per questo il referendum, per questo la richiesta di un tetto a 3000 euro per gli stipendi dei consiglieri regionali e a 5000 euro per i parlamentari'.
'Polverini - ha detto Fraleone - ha esteso questo privilegio anche agli assessori esterni. Vogliamo dare un contributo alla moralizzazione della politica. Abbiamo concretamente dimostrato di essere contro i privilegi. La tempistica? Ci saranno le Regionali, dovranno trascorrere sei mesi per poi effettuare i referendum: orientativamente si parla nell'autunno 2013'.