Di Alessandro Robecchi
Non basta un titolo di giornale a descrivere l'intreccio delle vicende umane. Tipo, per dirne una, sulla laurea albanese di Renzo Bossi, conseguita con sacrifici e fatica. Vediamo i fatti. Prendere una laurea in un'università albanese che si chiama come una balera (Kristal) non è per niente facile, a dispetto di quello che si sente dire in giro.
La laurea (firmata dal rettore, oggi ex, Mereglen Spiro) parla di regolare iscrizione di Renzo Bossi nell'anno accademico 2007-2008. Lo stesso professore dice che Renzo Bossi ha studiato lì per quattro anni.
L'Università in questione esiste dal 2005. Se ne deduce che Renzo Bossi studiava a Tirana già un paio d'anni prima che venisse fondata. E' un caso più unico che raro, come i cani che sanno contare o i pappagalli che scrivono.
Non basta. Renzo Bossi ha conquistato la sua maturità scientifica nel 2009, dopo una vita di studi passata quasi tutta in quinta liceo. Quindi a rigor di logica si sarebbe laureato un anno prima di diplomarsi, acquisendo il diploma al liceo quando già da quattro anni frequentava una prestigiosa università straniera, pur col nome di una gelateria. Non risulta alle autorità albanesi che Renzo Bossi sia stato in Albania né in quegli anni né mai. Dunque avrebbe dato gli esami (29 in un anno, in albanese) grazie alla telepatia, il che spiegherebbe gli studi esoterici della madre. Da una dichiarazione del suo autista, risulterebbe che Renzo Bossi si sia trovato almeno una volta a Bratislava, all'interno di una centrale nucleare.
Questo getta una luce inquietante sulla sicurezza dell'intero continente e forse del mondo. E noi non sapremo mai cosa sarebbe potuto succedere quel giorno, quando Renzo Bossi, avvicinandosi a un bottone rosso disse: «Se schiaccio qui cosa succede?». Poi non lo fece, questo è certo, salvando così l'umanità da una fine terribile e - quel che più conta - convincendo il mondo intero delle capacità della classe dirigente leghista, che esprimeva in quel mentre il ministro degli Interni, delle Riforme e della Semplificazione nel prestigioso governo di Silvio Berlusconi.