“Ventisette milioni di persone hanno deciso: si scrive acqua, si legge democrazia. La Repubblica siamo noi”, “Giù le mani dall’acqua”, e “L’acqua non è in debito” sono solo alcuni degli slogan scanditi nel corso del corteo organizzato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che si sta svolgendo a Roma questo pomeriggio.

Tra gli obiettivi della mobilitazione, mantenere l’acqua “bene comune” e protestare contro la politica di austerità adottata dal governo Monti che, a detta degli organizzatori del corteo, non riconoscerebbe il risultato del referendum del 2011 con cui i cittadini si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua. Al corteo, partito da piazza della Repubblica e diretto a piazza San Giovanni, hanno aderito anche Federazione della Sinistra, Verdi, Cobas e diverse centinaia di manifestanti. “Questa è una giornata importante – ha dichiarato Paolo Carsetti, del forum italiano dei movimenti per l’acqua - perché cade a un anno dal referendum sull’acqua. La Festa della Repubblica noi la intendiamo proprio come la festa della res pubblica, cioè di ciò che appartiene a tutti. Quindi oggi il movimento per l’acqua, insieme a tante altre realtà, lotta per la difesa dei beni comuni. L’esito referendario va rispettato e va eseguito il mandato ricevuto dagli elettori”.

IDV E FDS. Stefano Pedica, senatore Idv, dichiara di essere vicino al popolo dell’acqua “per difendere i beni comuni e la Costituzione, minata dal governo precedente e da quello attuale”.  Partecipo al corteo, ha aggiunto Pedica, anche “per difendere il lavoro e far rispettare l’art.1, che la Fornero ha modificato trasformando la parola lavoro in precariato”. Sulla stessa lunghezza d’onda Oliviero Diliberto (Pdci-Fds), per il quale “la volontà popolare deve essere rispettata. I referendum dell’anno scorso furono portatori di un enorme significato politico che tutti i governi hanno il dovere di tenere in conto. Il modo migliore per festeggiare la Repubblica è quello di marciare con il popolo dell’acqua”.

 

 

 

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