“Sono passati più di tre anni dal passaggio fraudolento di ramo d’azienda da Eutelia ad Agile e la conseguente ‘sparizione’ di 54 milioni di euro di tfr, di circa 100 milioni di euro di portafoglio ordini e la distruzione di oltre 1500 posti di lavoro. Dopo mesi di occupazione delle sedi aziendali, lotta che ha permesso il successivo sequestro dei beni aziendali di Agile, dopo più di 2 anni e mezzo di cassa integrazione, dopo 29 mesi di amministrazione straordinaria, a 9 mesi dalla firma dell’accordo fra ministero dello Sviluppo Economico, ministero del Lavoro, Regioni niente è mutato circa la sorte degli oltre 1000 lavoratori in Cigs”. Lo afferma in un comunicato Roberta Turi, segretaria generale Fiom Cgil di Roma sud.
“L’obiettivo della nostra lotta – prosegue – è sempre stato quello di riottenere il lavoro che ci è stato rubato e per questo è essenziale che quanto sottoscritto da Mise, ministero del Lavoro e Regioni il 23 gennaio scorso venga rispettato. E cioè l’immediata convocazione del tavolo con i ministri Passera e Fornero per l’assunzione immediata degli impegni; la conferma della Cigs per tutta la durata del piano industriale di Tbs.It, società cessionaria dei rami di azienda di Agile in A. S.; in seguito e se necessario, la conferma della mobilità come previsto alla data dell’accordo; il congelamento delle norme pensionistiche alla data di sottoscrizione dell’accordo di mobilità per coloro che maturano nel periodo i requisiti pensionistici; l’impegno della società cessionaria di Eutelia in A. S. a ripristinare la filiera produttiva favorendo personale Agile per le attività di It; l’inserimento nei bandi pubblici di clausole premianti in favore dell’assunzione di lavoratori in Cigs provenienti da aziende in procedura concorsuale; l’utilizzo di fondi europei per specifici progetti formativi indirizzati a tutti i lavoratori di Agile e finalizzati al reinserimento lavorativo dei lavoratori esclusi dalla cessione verso Tbs. It.”
“Vogliamo che il nostro progetto, presentato alla conferenza nazionale dei lavoratori Agile, presso la Cgil, l’11 febbraio 2011 e successivamente in audizione alla Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, sia inserito all’interno degli interventi del governo nell’ambito degli investimenti relativi all’agenda digitale italiana. In quel progetto illustravamo modalità e attività per la ricollocazione delle professionalità Agile, proprio su alcune aree tematiche oggi caratterizzanti l’Adi”.
“Le professionalità dei lavoratori Agile devono incontrare le prospettive dell’Adi. L’Ict italiana di Bull, Edisontel e Olivetti non deve essere distrutta. Il Mise deve rappresentare un soggetto di coordinamento pubblico capace di uscire da una politica industriale di carattere prevalentemente difensivo che ha lasciato anche aziende ‘sane’ senza sostegno e indirizzo, per avviare un percorso virtuoso con interventi di carattere strutturale e un approccio sistemico che dia certezze nei tempi e nelle risorse, regole chiare e controlli efficaci, garantendo trasparenza ed equità”.
Per domani, 17 ottobre, è previsto un presidio davanti alla Prefettura a piazza SS. Apostoli dalle ore 15
Rassegna.it - 17.10.12