di Paolo Ferrero
Oggi si apre l'VIII congresso di Rifondazione comunista. A vent'anni dalla nascita possiamo innanzitutto sottolineare che se Rifondazione non ci fosse occorrerebbe inventarla. Vent'anni fa ci avevano spiegato che il capitalismo era il migliore dei mondi possibili, la fine della storia. A distanza di vent'anni vediamo che il capitalismo non è in grado di superare la sua crisi e sta rapidamente aggredendo diritti sociali e democrazia.
Oggi più di ieri l'alternativa è tra socialismo e barbarie. Oggi più di ieri serve l'impegno di riflessione e di lavoro dei comunisti e delle comuniste per costruire un'alternativa di società, una "futura umanità", come abbiamo intitolato il congresso.
Il primo obiettivo del congresso è quello di indicare la strada per uscire dalla crisi. Il comunismo che proponiamo non è un lontano ideale fumoso, ma vuole tradursi nella concretezza delle scelte immediate, degli obiettivi praticabili. Dalla modifica del ruolo della Bce alla diffusione dei beni comuni e delle pratiche democratiche, alla riconversione ambientale e sociale dell'economia in un rinnovato intervento pubblico.