120427pensionidi Lettera43.it
Condizioni degli anziani sempre peggiori, con assegni sempre più leggeri.
A lanciare l'allarme è lo Spi-Cgil: nel biennio 2012-2013 5 milioni di pensionati sono destinati a percepire 1.135 euro in meno a causa del blocco della rivalutazione annuale delle pensioni superiori a tre volte la soglia minima, cioé poco sopra i 1.400 euro mensili, introdotto con la riforma Fornero.
Il sindacato dei pensionati della Cgil ha presentato i calcoli in occasione dell'apertura dei lavori dell'Assemblea nazionale dei quadri e degli attivisti in programma il 22 e il 23 ottobre a Montesilvano, in provincia di Pescara.

ATTACCO AL GOVERNO. «Non ne possiamo più di subire atti prepotenti sulla pelle dei pensionati e per questo ci rivolgiamo alle forze politiche che si candidano a governare il Paese chiedendogli di impegnarsi sul lavoro, sul welfare e per la redistribuzione della ricchezza», ha ammonito il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone. Che non ha risparmiato un attacco diretto all'esecutivo: «Un professore come Grilli dovrebbe sapere che le condizioni degli anziani continuano a peggiorare e nessuna social card riuscirà a risolvere i problemi di impoverimento che Berlusconi prima e il rigore a senso unico di Monti poi hanno provocato».
RIVALUTAZIONE IN BALLO. Per quanto riguarda la rivalutazione annuale delle pensioni, ossia il recupero dell'inflazione, il sindacato dei pensionati della Cgil ha ricordato come sia stata introdotta dal governo Prodi e applicata per intero fino a un livello pari a cinque volte il trattamento minimo.
Tale meccanismo ha portato nel triennio 2008-2010 a un aumento medio delle pensioni di 124 euro.
Il governo Berlusconi ha modificato la norma applicandola per intero solo fino a un livello pari a tre volte il trattamento minimo, al 90% da tre a cinque volte e al 75% oltre cinque volte.
BLOCCO CON IL GOVERNO MONTI. In questo modo ai pensionati, ha evidenziato ancora il sindacato, è stato consegnato mediamente un aumento nel 2010 «di soli 23 euro». Poi, il blocco con il governo Monti della rivalutazione automatica per le pensioni superiori ai 1.400 euro circa al mese.
Inoltre, ha notato ancora lo Spi-Cgil, nel 2011 è stata erogata la quattordicesima a poco più di 2,6 milioni di pensionati (2.662.000), circa il 16% del totale. L'importo medio si è attestato a 390 euro ma varia a seconda del genere: gli uomini hanno percepito mediamente un importo di 410 euro mentre le donne (che sono il 75% di quanti hanno ricevuto la quattordicesima) 384 euro. Il 43,5% delle quattordicesime è stato erogato nelle regioni del Nord, il 37% in quelle del Sud e il 19,5% in quelle del Centro.

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