di Santo Iannò
C’è il ritardo dell’ex governatrice Polverini, che non convoca le elezioni per la Regione. E c’è il tempo perso dai partiti che pensano solo al candidato e non ai programmi. Per questo la Federazione della sinistra (Fds) lancia le primarie delle idee, proposta presentata nel dibattito di stasera nella sala della Carte geografiche a Roma. Cinque i nodi affrontare: moralizzazione della politica, lavoro, sanità, territorio e beni comuni. Per un appello rivolto a tutte le forze di centrosinistra, sindacati e movimenti compresi. Alla chiamata di oggi però rispondono “presente” Sel, Psi, Verdi, Cgil, Usb e Alba. Invito declinato, per ora, da Pd e Idv.
NOBILI - Il primo a parlare di “confronto politico-programmatico” è Fabio Nobili, consigliere regionale di Fds. “In un momento in cui l’ex presidente della Pisana non indica la data del voto e con un decreto del governo che dice di andare a votare per un’assemblea con 50 eletti e non 70, violando le norme, c’è bisogno di mettere ordine. E bisogna farlo aprendo un momento di discussione”.
5 NODI - Ci pensa Loredana Fraleone di Rifondazione comunista a elencare i temi. A partire dall’etica come valore fondante dei partiti. “L’unica strada per tornare ad essere in democrazia”. Che per Egidio Filippone, segretario Psi Lazio, deve tradursi “nel politico a servizio di un’idea”. Istituzione di commissioni antimafia, tavoli della legalità e non eleggibilità dei condannati, sono le regole per Fraleone. Ma anche tetto di 3mila euro per le indennità. Senza dimenticare il referendum per l’abrogazione dei vitalizi, presentato a settembre. “Un modo per ricomporre le fratture con i cittadini”, spiega l’esponente di Rifondazione.
TRE PAROLE CHIAVE - Energia, rifiuti e acqua per “riappropriarsi dei beni comuni”. Elaborando un piano energetico regionale per la riduzione delle emissioni inquinanti, raccolta differenziata e riciclo per la chiusura delle discariche. Sull’oro blu l’obiettivo è una distribuzione di acqua di qualità. Perché non si può sottovalutare la presenza di arsenico in alcune riserve idriche, come a Viterbo, dove la concentrazione è di 50micorgrammi per litro (5 volte il massimo).
SANITÀ - “Un rischio per la salute troppo alto – ricorda Nando Bonessio dei Verdi – proprio in un momento in cui si tagliano i posti letto negli ospedali del Lazio”. Dal prossimo anno saranno 2mila in meno. “Il problema del debito nella sanità non va risolto con la tagliola sui servizi”, attacca Claudio Di Berardino. Per il segretario regionale della Cgil si deve superare “la fase del commissario, con la politica che torna a riorganizzare ed efficientare la rete ospedaliera”.
ECONOMIA - Il lavoro è l’altra nota dolente, con percentuali di disoccupazione che nel Lazio sfiorano il 10 per cento. “In primis – dichiara l’esponente di Rifondazione – c’è bisogno di una legge regionale sul reddito minimo garantito”. Per Di Berardino, la soluzione è “un’irpef progressiva: chi ha di più, paghi di più”. Non solo: puntare sulla mobilità e sulle ristrutturazioni del patrimonio immobiliare. In chiave ecosostenibile.
AMBIENTE - Scelte ecologiche che da un lato tamponano la piaga occupazione e dall’altro intervengono sull’emergenza abitativa. E portano all’ultimo punto del programma che si chiama territorio. Il primo no è sulle grandi opere: le autostrade Civitavecchia-Livorno e la Roma-Latina. Uno stop al consumo di suolo che piace a Bonessio. “Una scelta che impone di non fare alleanze con l’Udc che ha voluto il piano casa del Lazio”.
LO STATO - Francesco Staccioli (Usb) concorda su tutto e aggiunge: “Non dobbiamo avere paura di dire cose di sinistra: la prima è che ci vuole più Stato nell’economia. I risultati del privato sono sotto gli occhi di tutti”. Il riferimento è all’Alitalia che nei prossimi mesi licenzierà altre 4mila persone; all’Almaviva, che prima usa i contributi pubblici per stabilizzare i lavoratori e poi delocalizza lasciando a casa i suoi dipendenti. Da 5 nodi gli elementi della discussione si moltiplicano. Ma alla fine bisognerà indicare anche il candidato.
Paese Sera - 12.11.12