numeridi Franco Frediani
Il disegno è chiaro, così come la situazione venutasi a creare nel panorama politico italiano. Il Cittadino e il Paese non vengono assolutamente tenuti di conto, anzi ignorati persino dall'informazione che evita di dare risalto a certi eventi. Dopo aver messo in difficoltà tutti, con particolare evidenza i lavoratori, i dipendenti diretti, e tutti coloro i quali potevano essere facilmente distinguibili (e perseguibili) da "altri", si cerca ora di far saltare tutto attribuendo la responsabilità ad una sorta di mancato completamento delle stesse politiche recessive. L'esempio più concreto ci viene dallo stop al ddl sul pareggio di bilancio.

Un provvedimento anticostituzionale, sul quale da sempre ci siamo espressi e ci spenderemo "contro". Potremo dunque mostrare soddisfazione sulla sua "non applicabilità", ma sarebbe da incoscienti, proprio per il modo e le ragioni addotte. La voce del "manovratore" si diffonde per bocca di Anna Finocchiaro (PD) e Giampiero D'Alia (UDC). Entrambe richiamano all'impossibilità di portare a compimento questo ddl perché, come afferma lo stesso D'Alia "lascia sul campo diverse leggi (dalla delega fiscale alle pene alternative al carcere, fino allo stesso pareggio di bilancio). Si grida per attirare l'attenzione non sull'iniquità di tali leggi, ma bensì sul fatto che (a causa delle dimissioni di Monti?!) non verranno fatte per "problemi tecnici" legati al tempo; lasciando però intendere tra le righe presunte responsabilità. Sinceramente ci appare strano che la Signora Finocchiaro - capogruppo in Senato per i Democratici - ponga la sottolineatura SOLO ADESSO su "errori"(?) che rendono impossibile in BREVE TEMPO la messa in approvazione di questi decreti legge: "perché il testo licenziato dalla Camera ha una impostazione diversa da quella presentata in Senato". Incredibile! Adesso si accorgono di questo?? O forse è lecito pensare che serva a individuare responsabili per sviare l'attenzione sul disastro portato avanti per oltre un anno dal governo Monti?!  Ovviamente propendiamo per quest'ultima ipotesi (che è più di una semplice "ipotesi"!).
Si riapre lo scontro politico tra PD e PDL, con il primo che cerca delle soluzioni "tappabuchi" mentre il secondo propende per una sua approvazione condizionata ai tempi di questa legislatura. Il pareggio di Bilancio in Costituzione è uno dei maggiori capestri antidemocratici che possiamo subire, e non è possibile che sia portato a sintesi in pochi giorni (perché di questo si parla) ed in modo tale che ci sia condivisione e informazione adeguata! La discussione politica è quindi saltata; tutto viene fatto sulla testa del Cittadino ignaro di quel che succede. Siamo arrivati ad una vera e propria "guerra per bande", e ne denunciamo la pratica. Il cambiamento che la sinistra si è riproposta di portare avanti è ancora più giustificato. E' il solo modo di evitare un vero gioco al massacro!

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