Dal mio amico e collega Attilio Bolzoni, uno dei maggiori esperti di mafia in Italia, ricevo questa mail che volentieri pubblico:
Caro Alessandro, è molto atipica questa iniziativa dei figli di Bernardo Provenzano. Denunciare qualcuno non è nella tradizione dei figli dei boss. Poi, denunciare un magistrato. Poi ancora, denunciare Antonio Ingroia proprio nel giorno in cui presenta la sua candidatura. Una delle prime regole di Cosa Nostra è quella di non denunciare mai allo Stato. Nessuno. Neanche i peggiori nemici. E’ il tradimento massimo. E’ davvero singolare, oggi, che i due ragazzi di Corleone abbiano deciso di inoltrare un esposto in una Procura della Repubblica, un ufficio dello Stato. E’ come il mondo sottosopra.
E’ un “curioso” messaggio che da parte dalla Sicilia e arriva fino a Roma.
dal blog di Alessandro Giloli su L'Espresso