di Nando Mainardi
Anche in Emilia-Romagna domenica è stata giornata di primarie. A Parma si sono infatti confrontati gli aspiranti candidati sindaco del centrosinistra. Dopo gli scandali che hanno travolto la giunta di centrodestra e il commissariamento del Comune, le primarie avrebbero potuto essere un'occasione vera e partecipata di costruzione di un'alternativa ad anni di privatizzazioni e di malgoverno. Ma così non è stato sin dalla definizione della "cornice" programmatica entro cui far correre i candidati delle primarie: non è emersa nessuna rottura credibile e condivisa sui contenuti rispetto alle politiche delle giunte Ubaldi e Vignali.
Il Pd ha, coerentemente con questa impostazione, lanciato la candidatura dell'attuale presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli all'insegna della continuità e della distensione nei confronti di settori del mondo economico che hanno sostenuto in questi anni la destra. Alla fine la partecipazione non è stata esaltante: 8500 in una città di 188.000 abitanti. E Bernazzoli - con il 48% dei voti - ha vinto ma non stravinto. Né le primarie né Bernazzoli hanno "sfondato". L'avversario più pericoloso di Bernazzoli alla fine è stato il suo compagno di partito Nicola Dall'Olio, che con una campagna più aperta alle tematiche sociali ha strappato un sorprendente 36,2%. Deludente invece il risultato di La Petra, sostenuto da Sel, che ha ottenuto solo il 4%. Il giorno prima delle primarie Rifondazione Comunista ha presentato le proprie proposte programmatiche, perché fossero chiare le ragioni della rottura con il tavolo del centrosinistra: no all'inceneritore, sì alla ricostruzione di politiche pubbliche forti, denuncia per tutti gli amministratori che hanno causato il debito disastroso del Comune. E' in corso il confronto con "Parma bene comune", con l'idea di costruire insieme una coalizione di sinistra. A Piacenza, l'altro Comune capoluogo di provincia della nostra regione in cui si vota in primavera, si terranno le primarie domenica prossima. Partecipano sei candidati, e si ripete la guerra fratricida interna al Pd: due assessori della giunta uscente si stanno fronteggiando parrocchia per parrocchia e circolo anziani per circolo anziani. Nel caso piacentino però il Prc ha riscontrato la possibilità di un buon accordo programmatico e - unitamente al resto della Federazione della Sinistra - appoggia la candidatura di Luigi Rabuffi, figura piuttosto nota a sinistra in città. Infine segnalo che a Novi (Modena) il 12 febbraio si terranno le primarie della coalizione lista civica-Prc-Movimento Cinque Stelle-Idv per individuare il sindaco di una coalizione spostata a sinistra. Insomma: le primarie non non ci spaventano, ma al centro e prima di tutto ci devono essere i contenuti e la possibilità di costruire uno schieramento credibile evitando l'isolamento.
Bologna 31 Gennaio 2012