Contro l'arroganza e l'illegalita' dello stato di israele, contro la complicita' di alitalia, solidarieta' con gli attivisti della missione "benvenuti in palestina"
L'arroganza dello Stato israeliano si è scatenata contro centinaia di attivisti della missione "Benvenuti in Palestina" che intendevano andare nella Palestina occupata per partecipare ad iniziative di solidarietà, quali la costruzione di una scuola, la riparazione di pozzi, la messa a dimora di alberi. Gli attivisti – tutti in possesso di regolare biglietto – sono stati fermati addirittura negli aeroporti di partenza, perchè le compagnie aeree si sono inchinate agli ordini di Israele, che ha trasmesso una black list di persone da non imbarcare sugli aerei in partenza per Tel Aviv. Altri, invece, sono stati arrestati al loro arrivo all'aeroporto Ben Gurion.
Ad alcuni attivisti italiani è stato impedito dai responsabili di Alitalia di imbarcarsi sul volo che avevano prenotato, altri sono stati fermati dagli agenti israeliani al loro arrivo a Tel Aviv. Un'attivista è stata immediatamente rispedita in Italia, altri sono riusciti ad ottenere di essere visitati dai diplomatici italiani, ma anche per loro si prospetta l'espulsione.
Nonostante l'enorme dispiegamento di forze, molti attivisti sono riusciti a passare i controlli ed ora sono in Palestina; fra loro, alcuni italiani, che da domani inizieranno a prendere parte alle attività previste insieme alle associazioni ed ai comitati popolari palestinesi.
Siamo indignati per il comportamento dell'Alitalia, che ha eseguito gli ordini illegali impartiti dal governo israeliano, così come hanno fatto altre compagnie europee. Invitiamo tutti gli amici del popolo palestinese, della pace e della giustizia in Medio Oriente a partecipare, insieme ai passeggeri respinti, alla protesta di oggi, alle ore 17.30, agli uffici di Alitalia in Via Bissolati n. 11.
Il Coordinamento Freedom Flotilla Italia – Benvenuti in Palestina