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da lettera43.it
Dopo l'apertura di Barack Obama alle nozze gay, anche a Cuba sembra pronta la svolta storica. Il presidente Raul Castro sarebbe infatti favorevole a dare tutti i diritti civili agli omosessuali, legalizzazione del matrimonio compresa. A riferirlo è stata la figlia Mariela, direttrice del Centro nazionale di educazione sessuale del Paese.


«Mio padre lo ha manifestato in varie occasioni durante riunioni ristrette, ma non ne ha mai parlato in pubblico, perché fa parte della sua strategia e del suo modo di fare», ha specificato la sessuologa in un incontro con la stampa, mentre sono in corso manifestazioni contro l'omofobia che si concluderanno il 17 maggio, giornata mondiale del gay pride.
Sabato 12, capeggiati dalla figlia di Castro, almeno mezzo migliaio di attivisti - uomini, donne, omosessuali e transessuali - sono sfilati per le strade del centro de L'Avana, tenendosi per mano e ballando, nella ormai tradizionale «Conga contro l'omofobià», con cartelli con scritto «l'omessualità non è pericolosa, l'omofobia sì» e intonando ogni tanto «anche il socialismo è diversità».

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