“Nella trattativa odierna avente per oggetto il futuro di Liberazione, la società MRC ha denunciato come il taglio del Fondo sull’editoria predisposto dal governo Berlusconi e confermato dal governo Monti, determini costi insostenibili per Liberazione. Si tratta di un taglio di 500.000 euro per l’anno 2010 e di ben 2 milioni di euro per l’anno 2011, tagli che vanificano il risanamento attuato nell’ultimo anno. Abbiamo quindi evidenziato come sia necessario interrompere a far data dal primo gennaio 2012 le pubblicazione di Liberazione, per evitare di accumulare un deficit che porterebbe inevitabilmente al fallimento del giornale. Con i tagli decisi del governo, l’uscita di Liberazione produrrebbe infatti una ulteriore perdita di 8.000 euro al giorno. Di qui la proposta di proseguire l’attività di Liberazione attraverso l’edizione on line fino a quando il governo non abbia definito il nuovo regolamento e le quantità esatte di finanziamento pubblico disponibile. Solo a quel punto si potranno assumere decisioni aventi una base solida”.
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