Il raduno di formazioni neo-fasciste previsto per domani 11 marzo a Milano impone una mobilitazione sempre più decisa delle forze antifasciste. Questo raduno preoccupa perché segna la volontà di una galassia spesso disgregata di riunirsi in un unico appuntamento. Con quali intenzioni? Intendono forse, avendo le massime cariche del parlamento e del governo estremamente vicine, elaborare un programma comune? Facciamo anche nostre le proteste espresse dall'ANPI , dall'Osservatorio sulle nuove destre e da Memoria antifascista per ribadire la necessità che in ossequio alla XII disposizione della Costituzione si proceda allo scioglimento di tali organizzazioni che costituiscono una minaccia concreta per la democrazia.
Dopo le aggressioni subite dagli studenti fiorentini e la pronta risposta delle forze democratiche e studentesche che hanno dato vita ad una grande manifestazione, occorre porre fine ad ogni manifestazione di ispirazione fascista. Ciò è tanto più necessario nel momento in cui dal governo Meloni giungono dichiarazioni che ridicolizzano il pericolo fascista e contrastano le posizioni a difesa dei principi costituzionali. Ribadiamo in tal senso la richiesta delle dimissioni del ministro dell'istruzione e del "merito", che, con le sue prese di posizione contraddice la sensibilità democratica e antifascista del Paese.
Chiediamo, infine, un atto esplicito da parte del governo e delle autorità locali competenti per impedire il raduno neo-fascista di Milano che ha tutta l'aria di un incontro preparatorio di contrapposizione alle manifestazioni del 25 aprile. Non passa giorno che non si verifichino atti di vandalismo contro sedi e luoghi importanti dell'antifascismo, provocazioni oscene, azioni razziste. Non è tollerabile che questo avvenga nell'indifferenza delle istituzioni. Meloni e Salvini hanno “rifascistizzato” il centrodestra italiano, adottando molte parole d'ordine dei gruppi neofascisti.
Per questo li proteggono e traggono quadri e anche eletti, da anni, da questo sottobosco. C'è un filo nero che collega la strage di Cutro, le decisioni del consiglio dei ministri, il taglio del reddito di cittadinanza ed è la matrice di formazioni politiche nate contro la nostra Costituzione.
Maurizio Acerbo Segretario nazionale
Rita Scapinelli, Responsabile antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea