are compagne, cari compagni,

E' un 25 aprile speciale questo. Ricorre l'80° anniversario della Liberazione dal fascismo e dal nazismo, Liberazione dalla dittatura di Mussolini, Liberazione dalla violenza, dalla assenza di Libertà di espressione, di pensiero politico, Liberazione dal divieto di dissentire dalle scelte politiche del governo. E quando ormai pensavamo di esserci lasciati alle spalle quei terribili anni di guerra e totalitarismi, quando pensavamo che la nostra democrazia fosse al sicuro tutelata da una Costituzione antifascista scritta da chi l'aveva vissuto quel periodo buio, e per questo aveva fatto la Resistenza, ci ritroviamo a dover lottare perché i diritti democratici acquisiti sono a rischio. Sono messi in pericolo da un governo che pur non dichiarandosi apertamente fascista, approva leggi fascistissime come l'ultimo decreto sicurezza. Il diritto al dissenso viene nuovamente messo in discussione, con provvedimenti che vietano anche di manifestare pacificamente contro la guerra in Palestina, pena manganellate o scontri costruiti ad arte. Nuovi reati vengono creati da un decreto repressivo e illiberale che avrà l'effetto di riempire ancora di più le carceri creando un sovraffollamento ingestibile: ma tant'è, la colpa è dei giudici, secondo il ministro Nordio.

La Liberazione ha permesso al popolo italiano di avere una Costituzione che mette al primo posto il lavoro, i diritti inviolabili dell'uomo, la dignità sociale, la parità di sesso, di razza e di religione e il ripudio della guerra.

Infatti l'Italia dovrebbe ripudiare la guerra come sta scritto nell'art. 11 della nostra Costituzione e invece quell'articolo viene continuamente violato con l'approvazione ripetuta di invio di armi in Ucraina, con la decisione di spendere già da quest'anno il 2% del PIL per le spese militari adeguandoci quindi alle richieste Nato di aumentare le spese per il riarmo, con il sostegno a Netanyahu che bombarda i civili palestinesi e affama donne e bambini. Nessun contrasto quindi del nostro paese alle guerre in corso, mentre noi dovremmo abiurare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

E la conseguenza sono i tagli alla spesa sociale, istruzione, sanità, diritti dei più deboli: Il vero scopo della destra è quello di stravolgere definitivamente il modello sociale e istituzionale che si regge su quella Costituzione che dovrebbe essere difesa.

Ma per fare questo occorre riabilitare il fascismo, Ed ecco il rifiorire di manifestazioni e iniziative di organizzazioni neofasciste, che escono allo scoperto e agiscono liberamente, legittimate e tutelate da uno sdoganamento del fascismo in atto già da tempo, in contrasto con la XII Disposizione della Costituzione.

E' una destra questa al governo reazionaria, autoritaria che vuole stravolgere la Storia attraverso il revisionismo per modificare la memoria collettiva, demonizzare la Resistenza e stravolgere la Costituzione.

Questo 80°anniversario della Liberazione assume quindi un significato ancora più importante: ristabilire la realtà dei fatti, ribadire la nostra lotta a tutti i fascismi vecchi e nuovi e la nostra difesa ad oltranza della Costituzione.

Chiediamo a tutti i compagni e le compagne di manifestare il nostro dissenso verso le politiche di questo governo partecipando alla grande manifestazione di Milano e a tutte le manifestazioni che si svolgeranno nelle altre città per difendere i valori nati dalla Resistenza. Ci saremo a fianco di Anpi e delle associazioni antifasciste. Saremo presenti con le nostre bandiere e con i nostri striscioni per dire chiaramente che siamo contro tutti coloro che vogliono la guerra e il riarmo e siamo con tutti coloro che vogliono difendere la Costituzione antifascista.

Buon 25 Aprile a tutte e tutti!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Rita Scapinelli, segreteria nazionale, responsabile Antifascismo Prc-Se
Matteo Prencipe, segreteria nazionale, responsabile Comunicazione Prc-Se

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