di Federico Taddia
Non so se il computer mi ha cambiato la vita, ma di sicuro mi fa sentire in contatto con il mondo e mi rende indipendente su un sacco di cose: magari averlo avuto da giovane, adesso saprei come usarlo e non sarei qui a districarmi tra mail, allegati e immagini che non si vogliono scaricare». Usa il mouse con la stessa abilità delle carte da burraco Maria Di Caro, 81 anni, smanettona della terza età insieme ad altri 4000 over 65 partecipanti al progetto «Nonni su Internet», un innovativo corso lanciato in oltre 150 scuole di tutt'Italia, dove 3000 ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori insegnano l'abc del computer agli anziani, prendendoli sottobraccio e accompagnandoli nel fantastico mondo del digitale.
«In Europa una persona su cinque ha più di 65 anni, e in Italia ci sono 144 anziani ogni 100 giovani: e proprio chi entra nella terza età e non possiede nozioni tecnologiche è a forte rischio di esclusione sociale», spiega Mirta Michilli, direttore generale di «Mondo digitale», fondazione che si occupa di animazione territoriale sull'uso delle nuove tecnologie, e che negli ultimi 10 anni ha diplomato oltre 12 mia internauti senior. «Il format del progetto è molto semplice: le scuole del territorio mettono a disposizione le aule informatiche, e noi facciamo un'apposita formazione ai docenti del plesso e ai ragazzi che fungeranno poi da tutor con i nonni». Il corso dura30ore,sisviluppalungo il corso dell'anno e il programma spazia dal come si accende un computer all'utilizzo di Skype, passando per la navigazione in rete, l'utilizzo della posta elettronica e la gestione delle immagini.
«Una delle prime cose che ti chiedono è come si fa a ricevere e spedire una mail - spiega Chiara Fucilli, 16 anni e tutor nel liceo classico Socrate di Roma -. Sono estremamente affascinati dal poter comunicare con qualcuno, magari un figlio o un parente lontano, senza dover usare il telefono o la carta. Devo dire che sono molto intuitivi: zoppicano un po' nel Powerpoint e nel salvare le immagini perché ci sono diversi passaggi da ricordare, ma del resto una volta capito che il computer non è un mostro grazie alla motivazione e alla costanza imparano tutto in frettissima. E personalmente trovo questa esperienza fantasticaperchésiribaltanoiruoli: loro tornano bambini sui banchi e noi diventiamo i "grandi" di riferimento». Con alcuni consigli da seguire accuratamente, come indicato dal manuale per il giovane tutor: aspettare di avere un po' di confidenza prima del dare del tu al nonno, essere consapevoli che potrebbe irritarsi se la tastiera viene usata al suo posto perché vuole imparare e sbagliare da solo, non usare termini gergali troppo giovanili o estremamente tecnici e non rimproverarlo mai in maniera troppo brusca perché potrebbe offendersi.
«Il vero successo dei nostri corsi sta proprio nella scintilla che nasce tra i ragazzi e i nonni», aggiunge la Michilli. «Molti di loro instaurano rapporti duraturi e il "nipote digitale" diventa un punto di riferimento anche per la gestione del computer di casa». E qualcuno auspica anche la nascita di social network solo per anziani. «Beh, io grazie a Internet ora so tutto sulla gotta di mio marito, posso vedere quanti soldi ho sul conto e sono sempre aggiornata su quello che succede nel mondo», spiega nonna Maria. «Però sarebbe carino pure un Facebook per noi vecchietti. Anche se io preferirei sempre parlare con chi è più giovane di me».
da lastampa.it