di Redazione Il Fatto Quotidiano
Migliaia di indignados ieri sono scesi di nuovo per le strade di Madrid, e in particolare a Plaza de Neptuno, alle spalle del Parlamento, per contestare le misure di austerity del governo per la terza volta in cinque giorni. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governo di Mariano Rajoy, lo scioglimento del parlamento e la messa a punto di una nuova costituzione. Migliaia gli agenti sono stati dispiegati per garantire che la manifestazione, non autorizzata, che si è svolta nei pressi della sede del parlamento. El Mundo ha riferito di almeno un ferito. Martedì dopo gli scontri tra polizia e manifestanti 64 persone sono rimaste ferite e 35 sono state arrestate. Secondo quanto riferito dai media spagnoli, poco prima di mezzanotte agenti antisommossa sono intervenuti per disperdere un piccolo gruppo che si tratteneva a tarda serata, occupando la piazza.
Le manifestazioni contro i piani di austerity del governo si sono svolte anche a Lisbona e hanno ancora una volta portato in piazza nella capitale del Portogallo migliaia di persone che hanno nuovamente protestato contro i previsti tagli alla spesa e chiedere le dimissioni del premier Pedro Passos Coelho, del movimento conservatore Partito socialdemocratico. La protesta è stata convocata dall’organizzazione sindacale Cgtp. “Questo governo è totalmente screditato. Non può andare avanti”, ha dichiarato il segretario generale dell’organizzazione Armenio Carlos.
Il fatto quotidiano - 30.09.12